Orazio Vasta Sabato di non solo caldo torrido a Catania. Come prevedibile. Sabato infuocato le fiamme appiccate, perché è evidente che di fuoco doloso si tratta, nella contrada denominata San Francesco la Rena: fiamme che alle 10:30 sono state avvistate dalla torretta della Forestale. Avvisato il Distaccamento Forestale, che prontamente interveniva e individuava il punto esatto da dove è iniziato l'incendio, un terreno abbandonato tra i villaggi Raimbow e Ippocampo di mare.A bruciare erano soprattutto sterpaglie, eucalipti e i tristi resti ormai di quel che resta dei famosi mandarineti della zona.Quando l'incendio era stato ormai domato, il vento, il caldo o altro (chi o che cosa?) facevano sviluppare un altro pericolosissimo incendio. Questa volta la pronta risolutezza dei volontari dell'Associazione Gruppo Volontari Italia della Protezione Civile regionale in stretta collaborazione con il Distaccamento Forestale di Catania, che informava immediatamente il comandante Andrea Munzone, ha evitato il peggio per gli abitanti e per l'ambiente. Volontari e Forestali sono stati costretti a cercare un varco perché un cancello impediva l'accesso nell'area in fiamme.Mentre la Forestale inviava sul posto il mezzo antincendio CT 21, interveniva anchela pattuglia della Sorveglianza della Riserva.Gli incendi si sono sviluppati per circa 4.000 mq, in zona Oasi del Simeto, zona B.Anche questa volta i soccorritori sono riusciti a domare le fiamme e ad assicurare l'incolumità degli abitanti. Ma chi ha appiccato il fuoco non potrà sempre farla franca, perché si tratta di reato ambientale.