Un Catania “Chiricò dipendente” non trova alternative di gioco. Davanti a 16.812 spettatori al “Massimino” il Catania si innervosisce affrontando un Latina chiuso che non concede gli spazi che servono per il gioco di Tabbiani.
“La partita non l’abbiamo interpretata benissimo, bisognava avere più pazienza e muovere la palla più velocemente evitando di cercare imbucate che ci fanno rischiare di subire ripartenze, loro avevano tanti giocatori al centro del campo e dovevamo allargare di più il gioco" afferma l'allenatore del Catania Luca Tabbiani in sala stampa. "Abbiamo comunque cercato e trovato il pareggio grazie alla forza del gruppo - priosegue - poi sul finale abbiamo iniziato a disunirci.
Oggi è stata la prima vera squadra molto bassa, che ha cercato di non farci giocare a modo nostro”-
“Dobbiamo capire - sottolinea Tabbiani - che non dobbiamo andare per forza velocemente avanti, ma velocizzare la manovra e per questo abbiamo preso tante ripartenze, dobbiamo analizzare la partita perché questo atteggiamento può diventare pericoloso subendo molte ripartenze”.
Sulla “dipendenza” da Chiricò chiarisce: "Chiricò è normale che sia importante, anche perché giocando con il 4-3-3 si devono sfruttare gli uno contro uno, e lui è fortissimo, dovevamo essere bravi a variare di più e cercare maggiormente spazi fuori dal centro del campo dove era più difficile giocare”.
“Prendere un punto in questo campionato comunque è importante, ricordiamoci che il Latina sta facendo bene in campionato. È chiaro che preferivamo vincere ma non perdere è stato comunque importante” conclude mister Tabbiani.
Giunto in sala stampa anche Davide Marsura ha analizzato la partita: “Andare sotto dopo poco tempo ci ha penalizzato, abbiamo perso la pazienza, poi abbiamo avuto un’ottima reazione, sicuramente dobbiamo fare di più, ma stiamo lavorando bene, mi dispiace tanto per la gente che ci supporta che è sempre emozionante”.
Sembra che gli altri corrano di più… “Sicuramente dobbiamo migliorare, dopo le prime sette/otto partite è una situazione normale ma credo in questa squadra e nel lavoro che stiamo facendo con il mister” conclude l'attaccante.
Anche Alessio Castellini ha dato la sua lettura della partita. "Sicuramente è difficile da spiegare venivamo da due vittorie consecutive non ci demoralizziamo. Dobbiamo abituarci che tante squadre giocano così e dobbiamo imparare a trovare soluzioni alternative. Adesso guardiamo subito avanti pensando già alla Juve Stabia”.
Sull'apporto del pubblico il difensore non ha dubbi: “Non ci siamo solo noi ma anche gli avversari in campo, quando vengono a giocare da noi difendono bassi come ha fatto il Latina, ci mettono più in difficoltà, non è legato al pubblico, che è sempre qualcosa di positivo e motivante”.
“Da una parte, sono arrabbiato perché dovevamo vincere questa partita, viste le occasioni clamorose che ci sono capitate e che abbiamo fatto 60 minuti molto buoni in cui dovevamo raddoppiare, subendo il pari sull'unico errore nostro" commenta il mister del Latina, Daniele Di Donato. "Devo dire però - aggiunge - di essere contento che la mia squadra non abbia subito l’impatto di un stadio avversario con 17000 persone, usciamo bene con questo pareggio.”
Sugli obiettivi della sua squadra invece precisa: “Possiamo giocare un ruolo importante in questo girone difficile, in cui bisogna sempre lottare con tutti, noi affrontiamo tutte le partite per vincerle. Non abbiamo un obiettivo ben preciso, giochiamo alla giornata senza guardare nulla, ma cercando sempre di migliorare”.
Come affermato da mister Tabbiani in conferenza adesso il Catania dovrà essere bravo a fare tabula rasa e ripartire cercando di migliorare già nell’ importante match di domenica 15 ottobre a Castellammare di Stabia alle 14:00.