Contratti a tempo determinato e condizioni lavorative pietose: da anni, il Sifus Confali (Sindacato Fondato sull'Unità e la Stabilizzazione) si batte a tutela degli impiegati e per il rispetto dei loro diritti. Una battaglia accesa e incessante, di fronte alla quale le istituzioni rimangono taciturne. Proprio a causa della mancata azione delle istituzioni competenti, il Sifus Confali informa la Regione Siciliana che da domani, 11 maggio, tre segretari Regionali, Ernesto Abate, Antonino Augello e Francesco Fazzino, intraprenderanno uno sciopero della fame e della sete. Pur garantendo la loro presenza e prestazione lavorativa, l'Organizzazione Sindacale esegue un ennesimo sforzo nella speranza di smuovere finalmente le acque ormai stagnanti. Lo sciopero nasce dall'esigenza di un intervento imminente delle istituzioni nella risoluzione di questo " " (così definito dal Sifus), di fronte al quale sembra regnare l'indifferenza. Alla base dello sciopero, la necessità di un turnover mai avvenuto e la carenza di un personale, che, inoltre, è totalmente marginalizzato dalle decisioni legislative. Infatti, pur essendo presenti dei fondi extra regionali destinati ai lavoratori dei Consorzi di bonifica, sono stati implementati a danno di questi ultimi, per incarichi esterni.Nell'arco degli anni, gli appelli lanciati dal Sifus Confali sono stati costanti e innumerevoli, ma altrettanto costante è stata "la mancata disponibilità delle istituzioni vedi il Presidente della Regione a dialogare" nella risoluzione delle problematiche. Facendo presente che oltre ai tre segretari Regionali potrebbero aderire alla protesta altri dirigenti e lavoratori, così come semplici simpatizzanti, il Sifus invita i datori di lavoro a "provvedere al controllo dello stato di salute di tutti ilavoratori che aderiranno alla protesta", al fine di preservare il loro stato di salute e per garantire il corretto svolgimento dei servizi. Da domani, avrà inizio l'ennesima protesta del Sifus, nella speranza che, una volta per tutte, sia possibile istituire un tavolo di crisi permanente a livello Regionale che garantisca il .Uno sciopero della fame e della sete: l'ennesimo appello alle istituzioni
macello socialeL'obiettivo della protesta: rispettare i diritti dei lavoratori
rispetto dei diritti dei lavoratori