L'avvicinarsi delle feste tradizionali quali Natale o Pasqua è un momento in cui ci sentiamo chiamati a fare del bene per gli altri. La carità, l'amore, il volontariato sembrano essere sentimenti "da risvegliare" in concomitanza con queste occasioni riservando, anche in questo caso, un tempo limitato e prestabilito per fare del bene e donarsi a chi ne ha più bisogno Nonostante la ciclicità degli eventi e il volontariato ad orologeria, esistono realtà che continuano a vivere anche fuori dal margine delle feste tradizionali. Uno strato della società che silenziosamente agisce facendo tanto rumore. È il caso del Centro Astalli cui missione è quella di diventare un filtro tra la società ed i migranti per accompagnarli nel percorso di integrazione. Il centro Astalli nasce a Roma, in via degli Astalli, da una costola dell’ordine dei Gesuiti per poi diramarsi in oltre 50 città italiane tra cui Catania, dove opera da 25 anni. La presenza sul territorio Catanese, di un centro come Astalli , che si dedica all’integrazione di e ha una rilevanza particolare considerando l’affluenza di sbarchi che annualmente vengono registrati al porto della città.Realtà silenziose la cui azione fa tanto rumore...
migranti
rifugiatiDisagio abitativo, uno dei problemi più difficili da affrontare

Accompagnare i è una missione difficile poiché gli ostacoli da superare nascono spesso da convinzioni ben radicate nel tessuto sociale. A prova di ciò Uno dei problemi principali che i volontari e gli assisti devono affrontare è il disagio abitativo. Francesca Di Giorgio, operatrice del centro, racconta che molte famiglie che si rivolgono allo sportello ascolto (uno dei servizi offerti dal centro Astalli) non riescono a trovare casa poiché pur avendo uno stipendio fisso i padroni di casa non si fidano di loro. “Molte famiglie sono costrette a vivere in piccole stanze o in palazzi senza finestre e infestanti dalla muffa”. Incamerare storie di gente con un vissuto diverso dal proprio è una scelta di coraggio per i volontari, i quali però non devono perdere di vista la vera missione del centro: accompagnare e agevolare il percorso di integrazione. Non è la compassione che infatti deve muovere l’azione volontaria, piuttosto, la voglia di lasciarsi contaminare da altre culture e valori senza rinunciare ai propri. I servizi offerti dal centro per rendere più facile il percorso di chi ha bisogno di aiuto, sono molteplici: dallo sportello legale, al doposcuola per bambini, alla scuola di italiano e il servizio sanitario. “Il centro Astalli diventa una delle prime forme di istituzione con cui i migranti si interfacciano, per questo è importante -spiega Francesca- che ogni servizio e volontario rispetta regole, orari e obbiettivi comuni”. Tra i temi più discussi, per quanto riguarda l’emergenza migranti, sono tanti a manifestare lamentele sulla numerosità di sbarchi di cui l’Italia si fa carico. La è però un tema da non sottovalutare e che può fornire le risposte alle incongruenze che l’emergenza migranti si porta dietro. Una burocrazia che intrappola centinaia di persone sul territorio italiano non consentendogli, perché sforniti di documenti, di spostarsi liberamente. La difficoltà nell’ ottenere dei documenti regolari scoraggia spesso molte persone ad attendere i tempi burocratici in condizioni di estremo disagio incrementando così il numero di migranti che entra nei giri della criminalità organizzata.
migranti nel processo di integrazione
razziste“Per fare del bene bisogna farlo bene”
La trappola della burocrazia: una storia che ritorna in ogni contesto
lentezza burocratica