Il sogno si sta materializzando a Mascalucia. Quattordicesimo risultato consecutivo del SSD Mascalucia C5, che ospitata dal Monreale C5 nell'ultima partita, ha confermato lo strapotere fisico e mentale che la caratterizza da ben sette mesi.

Vittoria a valanga per i ragazzi di mister Alberto Incatasciato che al Pala Goffredo Canino, hanno trovato la chiave della partita, annichilendo la società di Altofonte. Mascalucia che non perdona, infatti è proprio dagli errori delle avversarie che gli etnei riescono a risalire la china, anche in momenti di sconforto.

Risultato rotondo di 8-2, con tre doppiette: quella di Luca Tamurella (un classico) che raggiunge quota di 19 reti; doppietta anche per Federico Rinaudo e due gol per Antonio D’Arrigo che impreziosisce il proprio bottino personale arrivando in doppia cifra. Hanno completato l’opera Joao Victor: per lui 9 le reti fin qui, dato importante visto che è arrivato a stagione inoltrata, a dicembre, dalla compagine lombarda di Serie A2, il Lecco C5 e infine gol del giovanissimo Daniele Costanzo.

Per i monrealesi, in rete Bruno e Murò, capocannoniere di questo campionato e sicuramente oggetto del desiderio di molte società nella prossima estate viste le 27 reti realizzate, considerando anche le restanti 3 giornate, questa è una statistica che può solo migliorare. Monreale che dovrà lottare molto per difendere la categoria.

Conti alla mano: Mascalucia a quota 42 punti, 3 punti in più dalla seconda Città di Palermo, ferme al terzo e quarto posto il Lamezia e Messina, rispettivamente con 35 e 34 punti.

Ricordiamo che in virtù delle tre promozioni dirette in Serie A2 e del riposo del Messina durante l’ultima giornata, la società etnea ha la possibilità di festeggiare la promozione con 3 giornate d’anticipo. Per gli appassionati e i tifosi del Mascalucia, appuntamento con la storia sabato 1 aprile al PalaWagner, alle ore 16.00 dove il Mascalucia si confronterà con il Real Termini, formazione che occupa l'ultimo posto della classifica con appena 13 punti. Incrociamo le dita, ma in realtà lo champagne è già in frigo...

Gabriele Calandra