La complessa controversia tra l'Esa (ente sviluppo agricolo) e il personale otd (operai a tempo determinato) è in stallo. Con la delibera n24 del 09/03/2022 l'Esa obbliga ad un nuovo regolamento, poiché intende tutelarsi dai ricorsi e dalla Corte dei conti, per il perpetrarsi dei contratti a tempo! A nostro avviso è una scelta scellerata che intende cancellare 35 anni di lotta, portata avanti dalla classe operaia a tempo determinato (otd). Una scelta unilaterale che non tiene conto di una norma regionale (L.R. 1 febbraio 2006, n. 4), Riproposizione di norme in materia di consorzi di bonifica e di personale. - Gazzetta Ufficiale Regionale 3 febbraio 2006, n. 6; che individuava con carattere di lavoro a tempo determinato, le cosiddette garanzie occupazionali per 179 giornate l'anno, a partire dal 2006. Così facendo, con un colpo di spugna, s'intende cancellare tutto e riportare l'ente indietro di trent'anni, ai soli fini di scongiurare eventuali danni erariali, ma senza prima aver tentato soluzioni normative che superassero e definissero nella sostanza, il problema della precarietà, commettendo altri abusi, ancora più pesanti di quelli derivati dalle sentenze che condannano l'Ente! Nel nuovo regolamento infatti, si prende visione di come l'ente vorrebbe arbitrariamente far passare il concetto di stagionalità nel rapporto di lavoro, modificando quella programmazione annuale composta, in una serie di attività scomposte tra loro che dovrebbero avere carattere di stagionalità! Questo è assolutamente invero e poiché L'Esa non è un'azienda privata, impugneremo la delibera in questione, per il semplice fatto che le decisioni vanno condivise con le organizzazioni sindacali e le modifiche devono passare necessariamente dall'approvazione del Parlamento siciliano! Commissario regionale Sifus - Confali Giovanni Presti