Alla vigilia del match con il Foggia, in programma domani alle ore 15:00 allo stadio “Angelo Massimino” e valevole per la 29°giornata di campionato di Serie C, Mimmo Toscano mai come oggi in conferenza stampa, ha parlato col cuore in mano, svestendosi per la prima volta dal ruolo di “aziendalista”.
Il Catania, molto probabilmente, sta vivendo il periodo più complicato della sua breve esistenza dal post fallimento. Una stagione in cui il destino è ancora tutto da decifrare, con in testa il serio rischio di non poter accedere ai play-off, causa prestazioni deludenti e di una lunga lista di indisponibili che metterebbe in seria difficoltà pure il miglior allenatore in circolazione.
Chiudere la stagione anzitempo, sarebbe per la proprietà italo-australiana un duro colpo, soprattutto dopo la grande immissione di denaro investito per questa annata, cifre che per la categoria, farebbero impallidire chiunque.
Ma è lecito domandarsi e chiedere all'amministratore delegato Vincenzo Grella: come sia stato possibile non sfruttare al meglio tutta questa potenza economica e non essere in cima alla classifica?
Toscano esordisce, parlando così del prossimo avversario: “A prescindere dalle dichiarazioni del tecnico avversario, tutti quanti giochiamo per vincere. La cosa più importante è come affronteremo la partita, dato che siamo in piena emergenza. Forse è la prima settimana in cui viviamo un periodo incredibilmente negativo. Ieri De Paoli, Quaini e Lunetta hanno preso l'influenza e sono in dubbio, ma la cosa che pretendo dai ragazzi è l'atteggiamento, la concentrazione e la voglia, tutto questo non sarà negoziabile”.
La partita col Foggia rappresenta un crocevia importante per la stagione del Catania: “In questa situazione tutti dobbiamo fare la nostra parte, compreso il sottoscritto, per sopperire a queste defezioni. Poi puoi sbagliare un passaggio, un gol, ma sull'atteggiamento non transigo”.
Toscano prosegue: “Credo che un cambio modulo o un sistema di gioco, sarà difficilmente auspicabile, perché non abbiamo esterni e le punte hanno determinate caratteristiche. Ma abbiamo quindici giocatori che possono vincere la partita ed è questa la cosa più importante. Chi giocherà e chi subentrerà, dovrà avere quell'atteggiamento e quella voglia per portare a casa la partita”.
Il tecnico calabrese commenta così le ultime prestazioni poco convincenti: “Dal punto di vista delle prestazioni, posso imputare ai ragazzi solo il secondo tempo con la Casertana, che non mi è piaciuto. Anche domenica scorsa ad Altamura, credo che abbiamo avuto il controllo del match, a parte qualche ripartenza e qualche rischio che ho chiesto io ai ragazzi di prendersi, perché se vuoi vincere la partita e giocare in modo propositivo, è inevitabile che qualche rischio lo devi prendere. Poi sei rimasto in dieci e nonostante ciò, hai avuto l'occasione di portartela a casa anche con l'uomo in meno”.
Proseguendo, Toscano fa un appello ai tifosi: “In una piazza così importante e gloriosa, che mi ha fatto scegliere di sposare la causa, che sapevo potesse essere difficile, chiedo ai tifosi che la squadra del cuore prima si ama, poi si critica. Stateci vicini per 90 minuti, poi se saranno fischi o applausi, saranno ben accetti, ma chiedo di starci vicini, soprattutto nei momenti di difficoltà. Dateci quel qualcosa in più per sopperire a questo momento di difficoltà”.
Le difficoltà incontrate lungo il cammino sono senz'ombra di dubbio le tante assenze, il tecnico etneo commenta così il momento e come venirne a capo: “La gestione è la cosa più importante e principale in una squadra e per un allenatore. Farla in queste condizioni è estremamente difficile, perché quando la mattina devo prendere delle decisioni e provare qualche soluzione e ricambiare un assetto e di conseguenza motivare tutti è complicatissimo. Nel corso della mia gestione qualche errore l'ho commesso, ma credetemi che non è una cosa scontata. Inoltre non mi era mai capitato di non riuscire a chiudere occhio per molte notti”.
Ha poi continuato: “Io a Catania resterei per 15 anni o anche a vita, ma è normale che se in questo sistema non si cambiano o si migliorano tante cose, io non servirò a niente a Catania. Perché tutte le componenti devono spingere per far sì di migliorare e trovare le soluzioni, anche compiendo scelte impopolari. Io posso dare dei consigli per essere competitivi, poi se si possono fare o non si vogliono fare, non sta a me dirlo”.
Chiosando: “La società l'ho vista sempre presente, ci confrontiamo spesso. A volte abbiamo le stesse visioni, altre volte no, ma il confronto c'è sempre. Perché bisogna migliorare, perché tutti teniamo a far bene, come io faccio le scelte migliori per vincere. È normale anche che ci vorrà del tempo per costruire tutto ciò, non può avvenire dall'oggi al domani. Anche se il tempo non dipende da me”.
Infine, il consueto bollettino sugli indisponibili e i disponibili del weekend: “Rientrano Di Gennaro, Lunetta, Allegretto e Anastasio. Sono a disposizione, ma saranno delle scelte molto al limite. Dovrò confrontarmi con lo staff medico e dovremo prenderci dei rischi. Perché se Anastasio è al primo o secondo allenamento col gruppo, devo capire se può effettivamente giocare e non avere delle ricadute. Sarà una notte abbastanza lunga”.
La probabile formazione:
Catania (3-4-1-2): Dini ; Ierardi, Del Fabro, Gega ; Raimo, De Rose, Frisenna, Celli ; Jimenez ; Corallo, Montalto