Bilancio pesante. Quattordici persone ferite in Sicilia, centinaia di incendi a cumuli di immondizia, cassonetti, tende da terrazzo, gazebo e persino alberi.
Danni al volto e alle mani
Anche per questo Capodanno si resta perplessi. Per i sanitari del 118 e per i vigili del fuoco è stata una notte di superlavoro. Soprattutto nelle province di Palermo, Messina e Catania nei pronto soccorso medici e infermieri hanno lavorato senza sosta per curare le ferite a mani e volti provocate dall’esplosione di petardi.
Oltre ai feriti per i botti sono aumentati i casi di coma etilico fra i più giovani, gente che ha alzato troppo il gomito. A Palermo ne hanno curati quattro, altri due a Messina e a Catania e un caso ciascuno nel ragusano e nell’ennese.
Denunciati 4 giovani
La polizia di Catania ha denunciato quattro giovani, due per aver acceso botti e fuochi d’artificio in via Etnea all’altezza di piazza Università e altri due per detenzione illegale di armi. Questi ultimi sono stati visti in via Garibaldi mentre sparavano almeno sette colpi di fucile dal balcone di casa. Le volanti hanno trovato a terra sette cartucce di fucile da caccia. Nell’abitazione era in corso una festa. La perquisizione ha permesso di rinvenire l’arma (irregolarmente detenuta) e 50 grammi di marijuana. Non è stato possibile stabilire chi ha sparato con il fucile. Il padrone di casa e un'altra persona sono stati denunciati per la detenzione di armi e segnalati al prefetto per la droga.
Feriti al Cannizzaro
Quattro i feriti curati all’ospedale Cannizzaro di Catania. Un uomo di 49 anni, di origini straniere e residente a Paternò, è ricoverato al centro grandi ustionati per le lesioni da esplosione al volto.
Sono già stati dimessi, invece, un uomo di 74 anni, anche lui di Paternò, per una ferita alla mano e un 35enne catanese colpito alla mano dall'esplosione di una pistola a salve. Un bambino di 10 anni, giunto dalla Calabria, è stato operato e ricoverato in chirurgia plastica per il distacco di un dito dovuto a un petardo.