L'operazione “Doppio petto” ha portato all’arresto di 18 soggetti vicini legati al consorzio criminale retto da Nuccio Ieni, defunto nel maggio 2023.
Quattordici sono in carcere, altri 4 ai domiciliari. L’inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile di Catania. Durante le indagini della Squadra mobile, tra il 2021 e il 2022, a riscontro delle risultanze investigative sono stati eseguiti diversi arresti per estorsione e spaccio di stupefacenti. Destinatari della misura cautelare sono anche appartenenti ad altri gruppi mafiosi catanesi.
L’ordinanza è del Gip di Catania, su richiesta dalla Dda. Sarebbero emerse cointeressenze economiche con esponenti dei Cappello-Bonaccorsi e del gruppo Nizza, facente parte della famiglia di cosa nostraegemone dei Santapaola-Ercolano. Circoscritti gli interessi illeciti intorno ai settori dell’estorsione e del traffico di sostanze stupefacenti,
Ecco i nomi: Italo Andrea Abratuzzato di 49 anni, Riccardo Romano Di Mauro di 61, Orazio Finocchiaro di 51, Dario Giuseppe Antonio Ieni di 31 e Francesco Ieni di 41, Giuseppe Longo di 45. Francesco Magrì di 52, Graziella Loredana Nicolosi di 45, Rosario Platania di 36 anni, Giuseppe Raneri di 51. Giuseppe Russo di 24, Massimo Spina di 56, Giuseppe Varoncelli di 45, Francesca Viglianesi di 70. Stella Mannino di 58, Helmi Toui di 35, Claudio Natalizio Minnella e Enrico Cristaldi di 57.
Le accuse, contestate a vario titolo, vanno dalla detenzione e porto di armi da sparo. Poi estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, trasferimento fraudolento di valori, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dall’ipotesi che si tratti di una associazione “armata”. E infine detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo la Dda, alcuni indagati, a vario titolo, avrebbero gestito, con metodo mafioso, estorsioni ai danni di imprenditori locali e preso parte a un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Le indagini seguono un’altra inchiesta. Secondo cui Dario Giuseppe Antonio Ieni, subentrato a Giacomo Maurizio Ieni, storico affiliato alla cosca Pillera-Puntina, nella gestione degli “affari di famiglia”.
Operazione "Doppio petto" della polizia. Avrebbero gestito, con metodo mafioso, estorsioni in danno di imprenditori locali nonché preso parte ad una associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di organizzarsi come "associazione armata".
Secondo le accuse, Dario Giuseppe Antonio Ieni avrebbe continuato a riscuotere un’estorsione periodica a noti imprenditori catanesi, operanti nel settore dei trasporti e della logistica. Le attività avrebbero accertato che a Natale e Pasqua, Ieni avrebbe inviato un suo emissario, Giovanni Ruggeri, a riscuotere una tassa estorsiva semestrale pari a 4.000 euro.
Gli stretti congiunti di Giacomo Maurizio Ieni avrebbero ricevuto entrate fisse.
Alcune nella forma tradizionale, ossia con il pagamento periodico di denaro per ottenere protezione, altre tramite imposizione di tassi di sconto fuori mercato. Basti pensare che in qualunque stagione dell’anno, li avrebbero avuti su capi di abbigliamento di marca. Il tutto ai danni di titolari di noti e rinomati negozi catanesi.i