La vendetta sportiva è arrivata. Questa volta, a differenza della prima in campionato con il Crotone, il goal è arrivato, ma l’attenzione, sopratutto in difesa non è parsa quella vista nelle prime apparizioni della terza partita della gestione Lucarelli. Insomma il Cataniabsa solo vincere da quando è arrivato Lucarelli.
La partita
Il Catania, rimaneggiato nella sua formazione, parte discretamente, sembra una partita tranquilla nei primissimi minuti, ma il Crotone trova subito il vantaggio su una disattenzione della difesa etnea, il "solito" Tribuzzi come in campionato, sigla lo 0-1.
Nel calcio si dice che, se proprio si deve subire un goal è meglio subirlo subito.
Anche questa volta pare che sia così, infatti
Immediatamente si vede una reazione del Catania, che cerca di riportare in pareggio il match con delle ripartenze, che però non vengono finalizzate.
Livieri tornato titolare, offre meno certezze al reparto difensivo rispetto a Bethers, crea apprensione e con qualche tocco di troppo al pallone, che rischia di far sovraffollare i reparti di cardiologia nel catanese.
Positiva la prova di Zanellato bene in mezzo, gestisce la manovra e ha delle buone imbucate, da segnalare la sua prestazione come quella di Deli anch'esso protagonista di un ottimo primo tempo, (sfiora il goal al minuto trentacinque).
Per tutto il primo tempo si gioca solo a ridosso dell’area difesa dal Crotone, che perde tempo e fa innervosire la squadra e mister Lucarelli.
A tratti sembra di rivedere la prima di campionato, con la palla che non vuole saperne di entrare per i rossazzurri.
Secondo tempo come il primo, squadre che giocano prevalentemente nella metà campo del Crotone, che pensa più a difendersi, e Catania sprecone, fino a quando trova il goal con De Luca, su cross di Rapisarda, sembra fatta, sopratutto vedendo la prestazione ottima, ma i rossazzurri non hanno nemmeno il tempo di esultare, che subiscono nuovamente il goal dei calabresi, siglato da Tumminello, ma è un match ricco di emozioni quello vissuto al Massimino, e con Dubickas gli etnei trovano il 2-2, anche questa volta però, c’è poco tempo per pensare a prendersi la vittoria perché Bruzzaniti trova la rete del 2-3, partita finita? Tutto il contrario perché il Catania, trasformato da Lucarelli nell’assetto tattico, passato al 4-4-2 trova il terzo pareggio con il subentrato Di Carmine che finalizza un calcio di rigore, allungando il match ai supplementari.
Il Crotone comunque è una squadra ben messa in campo che sa pressare e soffrire, lo dimostrano i due tempi supplementari in cui ha continuato a pressare il Catania che non ha trovato il modo di creare molte occasioni per chiuderla prima dei rigori.
I rigori… Non un dolce ricordo per il Catania e per Lucarelli, l’ultima volta risale infatti a quella semifinale playoff, col Siena, a cui anche il tecnico toscano ha fatto riferimento nella sua conferenza di presentazione.
Questa volta però l’esito è diverso e i tiri dal dischetto (Castellini segna e Petriccione sbagli), portano il Catania ai quarti di Coppa Italia Serie C, (3-2 il risultato dei rigori), e generano entusiasmo alla piazza che è rimasta al fianco della squadra, e ha intonato cori d’entusiasmo dopo la fine della partita, con la squadra che è andata a riscuotere applausi e complimenti sotto le curve.
È stata sicuramente una partita dispendiosa, che però può portare con se anche gli effetti positivi di una vittoria che rende Lucarelli ancora imbattuto e carico più che mai a condurre il suo “Carro armato rossazzurro” alla vittoria anche domenica 3 dicembre alle 20:45, sempre in casa, ma questa volta per continuare ad aggiungere punti alla risalita in classifica, Francavilla permettendo.