A Catania c'è un problema politico. Ormai è ufficiale. La città è in piena emergenza, ma nessuno sembra accorgersene. Catania abbandonata a se stessa (rifiuti, mercato del lavoro, scuole, turismo, commercio, energie rinnovabili, impianti sportivi, Prg, viabilità etc etc...). E se poi pariamo di responsabilità, nemmeno l'ombra al Consiglio comunale di Catania, che resta senza numeri per procedere alla approvazione del rendiconto 2019 (parliamo dei soldi e del bilancio di Catania, non di Roccacannuccia...). Il numero minimo di consiglieri è mancato due volte consecutive e nella prosecuzione si è arrivati ad appena 12 presenti (!!!) su 36 per cui la seduta è stata rinviata dal presidente Giuseppe Castiglione. Dissapori? Lotta di poltrone? Interessi? Chissà, ma il segnale da leggere sotto il profilo politico è che sono diversi i mal di pancia nella stessa maggioranza che sostiene il sindaco Pogliese. E' da tempo che si parla di un rimpasto in giunta: i nomi - ormai a conoscenza di tutti - sono quelli del consigliere Andrea Barresi e di Santi Bosco. In "uscita" si fanno i nomi di Alessandro Porto (che guarda alla regionali) e di Giuseppe Arcidiacono; ma questi due posti di assessori fanno gola a molti, e i mugugni crescono e si ripercuotono anche nei lavori del consesso comunale. Servirebbe più responsabilità, più coerenza e più dignità da parte di chi rappresenta i catanesi sotto il profilo istituzionale: invece di fare post di censura sui social e foto inutili, dovrebero pensare ai catanesi. Il periodo è drammatico per tante, troppe famiglie, lo scenario sociale ed economico è pessimo. Si va avanti nell'emergenza, improvvisando giorno dopo giorno. Qualcuno deve pur metterci la faccia. Ecco gli assenti al momento della votazione del secondo verbale - a nostro avviso ingiustificati e a nulla valgono i dettami del partito o movimento che sia - in Consiglio Comunale giovedì 14 ottobre: Lidia Adorno (presente in aula, ma assente solo al momento della votazione del secondo verbale), Sebastiano Anastasi, Enzo Bianco, Graziano Bonaccorsi, Alessandro Campisi, Bartolomeo Curia, Valeria Diana, Salvo Di Salvo, Giuseppe Fichera, Giuseppe Gelsomino, Agatino Giusti, Dario Grasso, Orazio Grasso, Alessandro Messina, Emanuele Nasca, Paola Parisi, Salvatore Paci, Giovanni Petralia, Sara Pettinato, Francesca Ricotta, Maria Grazia Rotella, Mario Tomasello, Manfredi Zammataro e Lanfranco Zappalà. Sono stati presenti e responsabili - almeno in questa occasione - Andrea Barresi, Santi Bosco, Daniele Bottino, Giuseppe Castiglione (presidente), Salvatore Giuffrida, Giovanni Grasso, Carmelo Nicotra, Antonino Penna, Gaetano Santo Russo, Francesco Saglimbene, Luca Sangiorgio e Rosario Angelo Scuderi.