Greta Thunberg, la giovane attivista per il clima arrivata al Mico di Milano è andata nell'area tamponi per sottoporsi al test, obbligatorio per tutti, anche per chi ha il green pass. Lì è stata letteralmente accerchiata dalla stampa, tanto che chi l'accompagnava ha scherzato dicendo che questa è la calda accoglienza italiana dove si sta tutti molto vicini. Greta ha detto di "stare bene" a Milano e di avere da questo evento "le stesse aspettative di molti altri incontri, molte chiacchiere". "Le nostre speranze e sogni annegano in tutte queste vuote parole e promesse" dei leader di tutto il mondo sul clima ma "Possiamo farcela, il cambiamento è possibile e necessario, ma non se continuiamo così". Greta Thunberg ha aperto così il suo intervento al Youth4Climate in corso a Milano. "Ci serve un dialogo costruttivo ma sono 30 anni che sentiamo 'bla, bla, bla' e dove siamo? Più del 50% di tutte le emissioni di Co2 sono avvenute dal 1990 in poi e un terzo dal 2005 in poi. Tutto questo mentre abbiamo sentito cosa i leader avrebbero voluto fare ma nessuno sa che cosa hanno fatto". "Selezionano dei giovani come noi facendo finta che ci ascoltano, ma non è vero, non ci hanno mai ascoltato - ha detto rivolgendosi ai 400 giovani in platea - basta guardare i dati, le statistiche, le emissioni continuano ad aumentare: la scienza non mente". "Ma è chiaro che possiamo invertire questa tendenza, è possibile - sottolinea - si può cambiare. E siccome non abbiamo delle soluzioni tecnologiche che possano consentirci di farlo, dovremo cambiare noi. Non possiamo più permettere quelli al potere decidere che cos'è la speranza, non è qualcosa di passivo. La speranza vuol dire agire e viene sempre dalla gente". "Noi vogliamo un futuro sicuro, una giustizia climatica" ha detto arringando la platea (credit photo informazione.it)