Si è svolta in videoconferenza l’assemblea provinciale del Partito Democratico di Catania, presieduta dalla presidente Ersilia Saverino, a cui ha partecipato in video call il vicesegretario nazionale dem Giuseppe Provenzano. Ha aperto i lavori il segretario provinciale Angelo Villari il quale ha auspicato che siano gli ultimi in versione online “perché una comunità deve potersi guardare in viso mentre discute”. Nella relazione, approvata all’unanimità, parlando dell’emergenza pandemica Villari ha sottolineato “l’incapacità della Regione Siciliana di gestire l’emergenza sanitaria e l’incapacità manifestata dal rinominato assessore Razza che i siciliani hanno pagato sulla propria pelle. A Catania il tasso di contagio continua ad essere alto e non possiamo permetterci un’altra ondata”. Nella strategia di rilancio della Sicilia e di Catania, ha aggiunto Villari, bisogna “far leva sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per una ripartenza che non guardi solo all’aspetto economico, ma che consenta di superare le disuguaglianze di un’Italia a due velocità e che sia in grado di favorire la modernizzazione, la svolta green e l’inserimento lavorativo di donne e giovani. In questo quadro deve imporsi il protagonismo dei territori, degli enti locali, delle forze sociali e produttive e di realtà importanti quali associazionismo e cittadinanza attiva”. Il segretario del Pd etneo, evidenziando che in Sicilia il partito è in crescita e che l’Unione provinciale Catania ha incrementato nel 2021 gli iscritti, guarda poi alle elezioni amministrative ed alle regionali del 2022 che “rappresentano la sfida al centrodestra sulla visione, sul modello di società e di governo delle comunità e su una capacità progettuale coerente con il Pnrr. Per fare questo – ha aggiunto – bisogna che le prossime amministrative che si svolgeranno in sei comuni della provincia etnea, siano l’occasione per consolidare un patto tra il Pd ed il Movimento 5 Stelle che, insieme alla sinistra di governo, propongano un centrosinistra largo e aperto a quelle forze civiche e politiche disponibili a costruire un progetto alternativo al centrodestra che ha fallito a Catania e in Sicilia. Pd e M5S – ha rimarcato Villari – devono condividere progetti e candidati sindaci e proporli altre forze per allargare l’alleanza di centrosinistra alternativa a questa destra incapace ed inefficiente”. Di amministrative ha parlato anche il segretario regionale Anthony Barbagallo, che ha auspicato un impegno corale del partito “per assestare la spallata decisiva al centrodestra in tutte le realtà che andranno al voto, guardando in prospettiva anche alle prossime elezioni regionali”. Anche Provenzano ha dedicato parte del suo intervento all’appuntamento con le urne del 2022 per il rinnovo del governo e del parlamento regionale: “In Sicilia vi è una crisi etica della politica che vede la ricostruzione, attorno al centrodestra, di un grumo di potere che rappresenta l’eterno ritorno dei gattopardi. Il Partito Democratico – ha aggiunto il vicesegretario nazionale – è chiamato a mettere in campo una coalizione forte, capace di intercettare il malcontento diffuso che c’è nell’isola e che sia attrattivo per i giovani, le donne, le imprese”. Nel corso della mattinata, il Pd catanese insieme ai vertici regionali del partito e alla capogruppo dei deputati Pd, Debora Serracchiani, ha partecipato al “tour della legalità” incontrando a Belpasso Giuseppe Condorelli, titolare dell’omonima industria dolciaria che non ha esitato a denunciare il racket delle estorsioni, ad Adrano i vertici di Commissariato di Polizia e Carabinieri e, a Misterbianco, la Fattoria sociale “Orti del Mediterraneo” che opera in un bene confiscato alla mafia. Si sono svolti incontri anche con i sindaci della provincia di Catania – sull’emergenza cenere dell’Etna e sulla ricostruzione post terremoto – e con le forze produttive catanesi.