Lo scempio si ripete al cimitero "rudimentale" di Catania. Quotidianamente, e senza alcuno scrupolo, alcuni malviventi (di cui ancora non si conosce l'identità) rubano gli infissi e i marmi dalle tombe deturpando quello che è il luogo del riposo eterno. Ma non solo, perché ad essere turbati sono i familiari che, una volta giunti sul luogo, non possono far altro che constatare che le tombe dei loro cari sono state derubate. Stavolta, ad essere deturpata è stata la tomba della famiglia Crisafulli. Proprio Pietro Crisafulli, responsabile della sede di Catania dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, ha denunciato il furto degli infissi e dei marmi della tomba del padre, nonché di altre persone. L'indignazione è tanta, con si evince dalle sue parole a L'informazione Raccontata: "Non è la prima volta che accade al cimitero di Catania, e quel giorno sono stato chiamato da mia sorella e mio fratello che, una volta giunti sul luogo, hanno visto che era stato rubato l'infisso con la vetrata. Questo è stato fatto non solo alla tomba di mio padre, ma anche alle tombe accanto. È stato rubato di tutti: fiori, piante, l'anno scorso hanno rubato la panchina davanti la lapide di mio figlio Mimmo. Quella volta, tutta l'Italia si è indignata ma ancora si permettono vergognosamente di toccare un luogo sacro dove abbiamo i nostri cari defunti. Ho anche chiamato l'Assessore Arcidiacono, che da più di un anno mi dice che ha trovato dei fondi (2/3 milioni di euro per sistemare il cimitero). Abbiamo anche presentato una denuncia alla procura di Catania, e dopo pochi mesi è arrivata la richiesta di archiviazione. Noi abbiamo fatto opposizione, ma ancora al cimitero continuano, e se si comportano così con i defunti pensate cosa fanno con i vivi."