Una strage, una carneficina sulle strade siciliane, troppi lenzuoli bianchi sull’asfalto in poco meno di 2 settimane: dati allarmanti che devono far riflettere. Tutti, indistintamente. Una sequenza da brivido, una sequenza di necrologi che lascia senza fiato: la 30enne Federica Guccione di Mazzarrone (il 9 gennaio), Mattia Calcavecchia di appena 15 anni, i due giovani cugini, Santo Rapisarda e Andrea Zappalà, rispettivamente di 16 e 19 anni (morti a Catania, in via Palermo); l'incidente (verosimilmente autonomo) tra Ficarazzi e Acicastello che ha spezzato la vita del diciannovenne Gianluca Pesce, e, ancora, il tragico incidente stradale sulla A18 che ha fatto 3 vittime: un poliziotto di 54 anni Angelo Spadaro, un autotrasportatore di 42 e una donna di 80. Sangue anche lungo la statale 189 Agrigento-Palermo dove ha perso la vita il 64enne Vito Mangiapane. Vita spezzata all'alba di un mattino, quella di Mirko Leone, 24enne di Acibonaccorsi (schianto contro un guardrail a Misterbianco). La cronaca delle ultime ore registra l’ennesimo incidente mortale sulla Rosolini-Ispica con addirittura tre vittime: una coppia di giovani fidanzati ed una signora, nello specifico si tratta del 22enne Cristian Minardo, della sua fidanzata di 17 anni Aurora Pucci Serrentino e della zia di 54 anni Rita Barone: tutti di Rosolini. Numeri incredibili: 12 morti in meno di 14 giorni. Ma quali sono le cause di così tanti incidenti? Innanzitutto l'alta velocità, spesso elevata; poi le distrazioni. E se a volte il destino è proprio sfortunato, altre volte verosimilmente “...ce le andiamo a cercare...”. L’utilizzo dello smartphone, i selfie, i messaggi sono tra le cause principali di distrazione. Eppure basta poco per evitare l’incidente: accostarsi a bordo strada o aspettare di scendere dall’auto per controllare i messaggini, i post o le mail. Distrazione certo, ma anche l'alcool è motivo di grande pericolo per i guidatori: alcuni studi peraltro dimostrano che gli incidenti stradali sono la principale causa di morte tra i giovani di tutto il mondo, con la più alta percentuale tra i 18 ei 24 anni; peraltro a proposito dell'incidente sulla Ispica-Rosolini, è stato accertato che il guidatore dell'altra auto coinvolta, un 22enne, finiito in ospedale ma fuori pericolo di vita, aveva un tasso alcolico superiore alla media. Certamente le strade siciliane sono dissestate: fra buche, avvallamenti e spaccature. Ma, come accennato, devono cambiare anche le abitudini degli automobilisti: troppo spesso sono i guidatori stessi a non rispettare le buone regole per una guida sicura (per esempio i limiti di velocità), mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. E tanto per cominciare, appena in auto, prima di mettere in moto faremmo bene ad allacciare la cintura di sicurezza, a inserire la modalità del “No disturb” del cellulare e a guidare con grandissima prudenza: in fondo arrivare a destinazione uno o due minuti di dopo, non ha mai cambiato la vita a nessuno... (foto quotidiano.net)