La conquista della salvezza all'ultimo respiro della Serie D non placa il clima di polemica intorno all'Acireale Calcio, un'atmosfera rovente che ha caratterizzato la stagione appena conclusa col 2-2 contro il Città di Sant'Agata, dopo i tempi supplementari.
A sorpresa, nella sala stampa dello stadio "Aci e Galatea" dopo un lungo silenzio pubblico si è presentato il proprietario della società granata Giovanni Di Mauro che, sostenuto anche dalla presenza di una parte della dirigenza acese, ha attaccato solo una parte della tifoseria organizzata appartenente alla curva sud "Jacopo Polimeni", parlando in modo chiaro e senza fraintendimenti.
"Il futuro? Oggi parliamo solo della salvezza. E' presto per parlarne, onestamente non so se ci sono ancora le condizioni per continuare a fare calcio ad Acireale. Questo si vedrà sicuramente in futuro.
Di certo ci tengo a precisare una cosa e poi non parlerò più: oggi noi come società e come squadra ci siamo salvati, mentre una parte del nostro pubblico no è retrocesso.
Mi riferisco in modo particolare ad una fetta della curva sud, dal quale ancora una volta sono rimasto disgustato perché durante la partita hanno insultato la mia famiglia come già successo in passato.
Noi oggi ci siamo salvati, ma loro sono retrocessi. Si aspettava la fine della partita e si insultata la persona e non la famiglia, perché la famiglia non si tocca. Questo è ciò che avevo da dire, ho chiuso, grazie a tutti…".