Riceviamo e pubblichiamo questa nota a firma dell'avvocato Giuseppe Lipera sulla vicenda di Antonino Speziale, che mercoledì 15 settembre è stato identificato allo stadio di Catanzaro in occasione della partita di Coppa Italia di Serie C fra i calabresi e il Catania "Nelle ultime ore è tornato sotto i riflettori perché si è “azzardato” ad avvicinarsi ad uno stadio di calcio, quello di Catanzaro, e la cosa pare non essere stata gradita da diversi esponenti delle Forze dell’Ordine, che hanno sentito l’esigenza di commentare il superiore episodio.Per , vicepresidente del sindacato Fsp della Polizia di Stato, sarebbe “ ” mentre , segretario generale del Siap, che auspica “ ” nei confronti di Speziale, ha dichiarato che “ ”.Queste sono solo alcune delle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore, le quali, francamente, denotano un quadro desolante di scarsa cultura giuridica mista a totale assenza di empatia e certamente confermano quello che si sapeva già: Antonino Speziale è un bersaglio mobile.Non è sufficiente che Speziale abbia scontato 8 anni di reclusione per aver lanciato un sotto lavello di 1 kg, per qualcuno non è abbastanza, tanto da auspicare risposte “ ”.E quali dovrebbero essere? Dopo la pena della reclusione, cosa rimane? Vogliamo reintrodurre le punizioni corporali, la tortura… la pena di morte!? Ecco, forse l’antica legge del taglione è adatta al caso Speziale: occhio per occhio, sangue per sangue.A morte Antonino Speziale, quindi, quale capro espiatorio di tutti gli episodi di illeciti contro lo sport e le forze dell’ordine. Del resto sebbene Speziale abbia scontato integralmente la sua pena e che per lo Stato Italiano sia un uomo completamente libero – peraltro privo di qualsivoglia limitazione alla sua libertà di circolazione – oggi constatiamo con amarezza che libero non è e che non potrà mai esserlo fin tanto che ci sarà gente pronta ad indignarsi per un uomo che vuole solo vivere la propria vita come qualsiasi altro onesto cittadino.Uccidiamolo, quindi. Concretizziamo quello che già si sta facendo: porre un ragazzo con un precedente penale ai margini della società per farlo sparire nel nulla e rievocarlo solo per umiliarlo e poi ghettizzarlo nuovamente".
Antonino Speziale
Franco Maccari
incredibile che non sia stato fatto un Daspo a questa persona
Giuseppe Tiani
una risposta severissima
il tentativo di Speziale, nonostante anni di carcere e l’omicidio Raciti, denota che probabilmente il periodo detentivo così come la certezza della pena non sono sufficienti per ultras che tentano di sfidare lo Stato e le regole della giustizia sportiva
severissime
Avv. Giuseppe Lipera