Referendum abrogativo "Piazza F.di Svevia: non è stato raggiunto il numero delle firme
Per 900 firme non è stato possibile indire a Catania il referendum - indetto dal comitato a cui hanno aderito alcune organizzazioni culturali, sociali e politiche - che chiedeva l'abrogazione della delibera che ha permesso la realizzazione della contestasissima Ztl in Piazza Federico di Svevia, meglio nota come Piazza Castello Ursino.
Occorrevano 7.500 firme, il 3% delle iscrittie e degli iscritti nelle liste elettorali di Catania, ma ne sono state raccolte, in un arco di 4 mesi, 6.600, cioè 900 firme in meno.
"Per un soffio - commenta
Giuseppe Pappalardo, segretario della sezione catanese di Pro Italia-
non abbiamo raggiunto il numero di firme necessario a costringere il Comune a indire un Referendum sulla ZTL di piazza Federico di Svevia. Sarebbe stata la prima volta in Italia e ci siamo andati veramente vicini. Una campagna durata 120 giorni il cui obiettivo delle 7500 firme non è stato purtroppo raggiunto. Nonostante gli sforzi del comitato promotore si è giunti al risultato di 6.600 firme. Sono state settimane magnifiche, di vera lotta sul territorio, giorno dopo giorno. Abbiamo guardato negli occhi i catanesi che lavorano e subiscono i soprusi di un'amministrazione nemica dei cittadini. Abbiamo visto la passione e l'impegno di commercianti massacrati da divieti e multe. Abbiamo, insomma, camminato e combattuto accanto alla Catania più vera".
-Oggi 8 febbraio, alle ore 11, presso la sede del Movimento Popolare Catanese, in via G. D'Annunzio n. 79, si terrà una conferenza stampa del comitato referendario con la presenza di Giuseppe Ferrara, blogger di Cronache catanesi e presidente del comitato promotore, Giuseppe Pappalardo, segretario della sezione catanese di Pro Italia, Santo Musumeci, presidente di Catania più Attiva, Lino Giuffrì, segretario dell'associazione ASEPSI e Giovannella Urso del Movimento Popolare Catanese.
Intanto, continua senza sosta la battaglia dell'Associazione Catania Più Attiva contro le ZTL-CAPESTRO che penalizzano e discriminano con multe le persone disabili muniti di regolare contrassegno che attraversano le Ztl o le aree pedonalizzate:
"Negli ultimi due anni - denunciano Dario Consoli e Santo Musumeci, il segretario e il presidente di Catania Più Attiva - centinaia di disabili catanesi sono stati multati e hanno dovuto ricorrere al Giudice di Pace, che ha annullato tutte le sanzioni, condannando inoltre il Comune al pagamento delle spesi legali. Questa situazione è insostenibile!".
Con Catania Più Attiva
anche il sindacato casa ASIA-USB: "Da circa due anni - dichiara Orazio Vasta, responsabile provinciale dell'organizzazione sindacale- sosteniamo l'impegno di Dario, Santo e di tutta Catania Più Attiva per abbattere la situazione insostenibile per le persone disabili a causa delle Ztl-capestro. E continueremo a farlo!
Per quando riguarda l'esito del numero delle firme per il referendum non raggiunto, esprimiamo il nostro rammarico ma nello stesso tempo registriamo una partecipazione popolare che raramente si registra negli ultimi anni a Catania".