Con riferimento all’allusione degli avvocati Luca Pedullà, Ilaria Spoto Puleo e Tiziana Aloisio, che si dicono stupiti del fatto che il Console ucraino “abbia trovato il tempo per venire a Catania a partecipare a una conferenza stampa, preferendo disertare l’invito rivoltogli dalla Procura della Repubblica”, forse non valutando distrattamente che si stanno rivolgendo a un rappresentante di un Corpo Diplomatico, per esclusivo amore del Vero gli avvocati Giuseppe Lipera e Rosa Lo Faro, il primo come penalista e la seconda come civilista, entrambi nelle rispettive sedi difensori di Dynnichenko Yuliya (tutore ad opera del Console Generale dell’Ucraina a Napoli, V. per tutte Cass. 13-20/giugno/23, I^ sez. Civile, n.17633/23), precisano che il Console Generale dell’Ucraina a Napoli, Dott. MAKSYM KOVALENKO, lo stesso giorno in cui ha partecipato alla conferenza stampa, venerdì 29 settembre scorso, prima ancora dell’incontro avuto (insieme a noi legali) con i giornalisti, è stato ricevuto a colloquio congiuntamente dal Procuratore Generale della Repubblica f.f. presso la Corte di Appello di Catania, S.E. Avvocato Generale Dott. Carlo Caponcello e da S.E. il primo Presidente della Corte di Appello di Catania, dott. Filippo Pennisi.
Altro che disertare inviti quindi!
Per quanto concerne invece l’assunto di chi “accerterà”, amiamo ricordare che questo è compito esclusivo dei Giudici, non dei P.M. né degli avvocati, che è cosa ben diversa di quanto sostengono gli avvocati Pedullà, Spoto Puleo e Aloisi, per come è dato evincere dall’articolo su “La Sicilia” di oggi 1 ottobre a pag. 9 a firma della giornalista Franca Antoci.
Avv. Rosa Lo Faro
Avv. Giuseppe Lipera