Infanzia violata? Questo il racconto di Orazio Vasta, del piccolo Orazio che all'uscita dalla scuola si è imbattuto in un uomo perverso ch con la forza lo ha trascinato fino alla spiaggia antistante il Porto di Catania…
"Questa mia testimonianza è dedicata a tutte le bambine e a tutti i bambini che hanno avuto, in qualche modo, la loro infanzia violata dagli adulti.
Ero un bambino (nelle foto), quando, uscendo dalla scuola, la “Cesare Battisti” in via Santa Maria delle Salette a pochi metri da casa, venni avvicinato da un uomo, oltre 60 anni ( la mia età di oggi)...
Quell'uomo mi sembrava enorme, lo ricordo come se fosse avvenuto ieri: mi prese per un braccio, mi strattonò in una vicina viuzza e poi in altre strade, sempre più lontano da casa mia. Mi tirava da un braccio, sentivo una gran dolore: dentro e fuori; avrei voluto gridare, ma riuscivo solo a piangere, in realtà ero disperato.
Volevo scappare, ma riuscivo a malapena a stare in piedi...la gente guardava, ma non capiva, non sapeva, magari pensava fosse mio nonno o comunque un parente; abbiano percorso tanta strada, verso il mare: la Plaia, proprio vicino al Porto; mi tirava, ero stanco, era stanco; il passo era più pesante: il mio e il suo soprattutto sulla sabbia (l'attuale Spiaggia libera n°1, a due passi dal Faro); ironia della sorte sulla stessa sabbia dove avevo costruito tanti castelli in riva al mare. Quell'uomo a un certo punto, tirò dalla giacca una lama, mi sembrava un coltello... il suo respiro era sempre più affannoso ma, anche un bambino può diventare Davide e battere Golia. Feci un profondo respiro, trovai una forza sconosciuta e approfittando di un attimo di cedimento della presa sul mio braccio, quello sinistro, scattai di colpo verso la strada, una fuga, mi girai e mi accorsi di essermi iberato da quell'uomo che sia chiaro, tentò di riprendermi, ma non ci fu nulla da fare: dopo qualche metro in cui provò a inseguirmi, rimase in ginocchio sulla sabbia, mentre io, già, correvo sulle lastre di pietra lavica della strada e di corsa tornai a casa.
Non ho mai saputo nulla di quell'uomo e cosa volesse fare con quella lama; ero così impaurito da quella avventura che non lo raccontai a nessuno; a quell'età non avrei potuto indagare: non facevo ancora il giornalista di strada, avevo solo la pretesa di "fare" il bambino, il bambino Orazio, il bambino che, forse, da quel momento aveva già smesso di essere...
Orazio Vasta