Applausi al Massimino, per il Catania ma non solo. La curva Nord, infatti, rende omaggio anche ai giocatori del Paternò per la grinta e la determinazione con cui hanno sfidato i rossazzurri. Il Catania chiude la partita per 2 - 0, vince la nona gara consecutiva (la tredicesima in casa su altrettante) e adesso sarà matematica la promozione in Serie C, se riuscirà a conquistare 11 punti nelle 9 rimanenti partite. Una partita iniziata in modo ottimo dai padroni di casa ma il Paternò si rivela da subito un avversario ostico gestendo bene la gara e non temendo l’avversario. Mister Giovanni Campanella ha ben disegnato una griglia di centrocampo che limita il Catania e i paternesi fanno tremare il pubblico del Massimino al 17' quando Piciollo colpisce una traversa con un potente tiro dal limite dell'area di rigore. Un minuto dopo grande occasione per il Catania, con Marco Chiarella protagonista. Entrato in area, l’ex Pescara, calcia rasoterra a pochi passi da Mittica, che risponde bene e salva il Paternò dallo svantaggio. In seguito De Luca prova il tiro, ma non inquadra la porta. Dopo un minuto di recupero il primo tempo si conclude a reti bianche. Le motivazioni nel calcio fanno sempre la differenza e il Paternò oggi ne ha dimostrato tantissima: il Catania però rientra in campo con la stessa determinazione e la musica cambia. Mister Ferraro cambia e ribalta di fatto l'assetto della squadra. Primo cambio del Catania: fuori Lodi, dentro Palermo. Al 54' entra Andrea Russotto, che sostituisce Chiarella. Al 57' Sarno per De Luca. E arriva il primo gol: al 59' decisiva una punizione da posizione defilata calciata da Sarno, su cui arriva Palermo che porta il Catania in vanataggio: 1-0. Ancora un cambio tra le fila del Catania: entra Jefferson, fuori Sarao. E anche questa sostituzione sarà vincente: doppietta di Palermo che sfrutta una ribattuta dopo un tentativo a colpo sicuro di Jefferson. Catania sul 2-0 contro il Paternò e al Massimino è già festa. Sarno rimane a terra, l’attaccante rossazzurro esce in barella e viene sostituito da Forchignone. Ma la partita è in pratica finita: applausi e cori per tutti dai 15.552 spettatori e un grosso in bocca al lupo al Paternò nella corsa verso la salvezza.