Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” è la famosissima frase pronunciata nel celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Da ieri la stessa frase è come se fosse stata di fatto pronunciata a Catania dall'arcivescovo Mons. Luigi Renna annunciando la nomina, una sua creatura, del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Opera Diocesana Assistenza Catania, cioè dell'ODA: "Sono fiducioso - scrive l’arcivescovo nel decreto di nomina - che i membri del Cda agiranno con responsabilità e lungimiranza”.
"Responsabilità e lungimiranza", e dopo 8 anni di commissariamento?
Dopo 8 anni di commissariamento l’ente diocesano è stato affidato ad un CdA presieduto dal presidente avv. Adolfo Landi.
Un'operazione gattopardesca con cui lo stesso avv. Landi fino ieri mattina commissario straordinario viene trasformato nel presidente del nuovo CdA.
E' lo stesso avv. Landi, di cui questa Organizzazione Sindacale in questi mesi ha ripetutamente chiesto le dimissioni considerando il trattamento subito dalle lavoratrici e dai lavoratori dell'ODA che attualmente attendono il pagamento degli stipendi di GENNAIO, FEBBRAIO, MARZO, APRILE, MAGGIO. 2025.
Un'operazione gattopardesca, con l'arcivescovo Renna che nel decreto di revoca del commissariamento e di nomina del nuovo Cda, ha ringraziato l’avv. Landi per il lavoro svolto nominandolo per la sua esperienza -- Acquisita, aggiungiamo noi, sulla pelle dei dipendenti dell'ODA e degli assistiti dell'ODA! -- nuovo Presidente dell’ODA “affinché, coadiuvato dal Consiglio di amministrazione, provveda a trovare soluzioni risolutive dello stato dell’Opera, a vantaggio degli ospiti e dei dipendenti”.
"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, è attualissimo ancora una volta, questa volta sulla pelle dei dipendenti dell'ODA e degli assistiti dell'ODA.
Usb Lavoro Privato Catania
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