Catania colpito e affondato. Dopo la sconfitta di domenica contro il Teramo, dal Catania si attendeva una reazione e una prova di carattere ma quanto visto a Torre del Greco è stato tutt’altro che soddisfacente. Il Catania torna a casa con una pesante sconfitta contro la Turris, la seconda consecutiva in campionato, dice addio al quinto posto e crolla al settimo, scavalcato da Juve Stabia e Foggia in attesa però di Teramo – Ternana. Anche questa volta i rossazzurri buttano via la prima frazione di gioco regalandola agli avversari che alla prima occasione utile sbloccano il risultato. Ma dal Catania non arriva la reazione sperata: dopo la rete di Longo al 19’ su angolo di Giannone, i rossazzurri non si avvicinano mai alla porta di Abagnale e l’unica azione nell’arco dei primi 45’ è un tiro dalla distanza di Russotto. È la Turris invece ad avere l’occasione per trovare il raddoppio nonostante le azioni pericolose siano poche durante tutta la prima frazione. Sicuramente anche Raffaele si aspettava di più dai suoi e a inizio ripresa manda subito in campo Manneh per Sales rendendo il Catania più offensivo. Nella ripresa i rossazzurri avrebbero l’occasione per trovare il pareggio: al 52’ Calapai viene steso in area da Romano e il direttore di gara concedere un rigore al Catania ma Piccolo dal dischetto sbaglia, Abagnale intercetta il tiro e devia la sfera. Intanto entrano Di Piazza, Maldonado e Izco per Sarao, Pinto e Dall’Oglio e proprio il primo al 75’ avrebbe la seconda e ultima occasione della gara con un rigore in movimento ma il pallone vola alto sopra la traversa. Tre sole azioni in 94’, troppo poche per una squadra apparsa spenta e da cui si attendevano risposte. Al Liguori finisce 1-0: un risultato deludente e pesante soprattutto per le sorti di Raffaele che, chiuso in silenzio stampa, adesso rischia il posto.