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Giovanni Greco
Il cielo parzialmente nuvoloso non ha fermato migliaia e migliaia di persone che hanno assistito al lungomare di Ognina, al primo Air Show nella città di Catania, un evento davvero straordinario che ha lasciato spesso gli spettatori col fiato sospeso.
Questo evento coinvolge diverse componenti dell’Aeronautica militare; aerei da combattimento ed elicotteri. Ma è la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) meglio note come Frecce Tricolori, che dal 1961, anno della sua nascita, rappresenta l’esibizione di punta, che ogni catanese presente - circa 200 mila le presenze rilevate - non ha perso l’occasione di riprendere in 30 minuti di esibizione perfetta con strisce tricolori che si intrecciavano nel cielo.
La regia dell’esibizione era nelle mani del tenente colonnello pilota Franco Paolo Marocco, comandante del 313°Gruppo Addestramento Acrobatico, che ha coordinato tutto da largo piazza Battiato anche attraverso la narrazione vocale dello speaker ufficiale Giovanni Lopresti.
Il programma, concepito per non lasciare mai il cielo vuoto, ha accompagnato il pubblico in un crescendo di emozioni. Tra le figure più spettacolari, la “scintilla tricolore”: nove velivoli che si aprono contemporaneamente in ventaglio disegnando altrettanti spicchi di fumo tricolore, per poi ritrovarsi in un ricongiungimento tecnicamente complesso e visivamente magnetico.
A chiudere lo spettacolo la grande virgola nel cielo disegnata dalla pattuglia e attraversata verticalmente dal solista: una firma in aria, ormai simbolo inconfondibile della PAN.
Per molti presenti questa manifestazione ha rappresentato una giornata di unione familiare, facendo vivere ai propri figli questa esperienza singolare, ma anche per ritrovare l'orgoglio di sentirsi italiano, cantando l’inno nazionale diffuso a "palla" in piazza Nettuno-Largo Franco Battiato così come Nessun dorma interpretata da Pavarotti.
Qualche problema di troppo con la viabilità della domenica pomeriggio in tutta l'area antistante il lungomare: insufficiente il servizio d'ordine sulla viabilità (transenne rimaste sulle strade al traffico anche un'ora dopo l'evento), ma vista la portata dell'evento, qualcuno ha sospirato profondamente.
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