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Riceviamo e pubblichiamo la nota di un commerciante storico della Pescheria, Pippo Costanzo Cancilleri
"Salvaguardare la salute dei cittadini è importante, anzi importantissimo: chi vende prodotti ittici deve mostrare la provenienza del prodotto, e per il resto? Sotto il tunnel Pescheria, in piazza Alonso di Benedetto, non ci sono regole per il transito dei mezzi a due ruote.
E' un via vai di scooter e altri mezzi come se fosse un ponte che unisce due città; i gas degli scarichi non fanno differenza sui prodotti ittici o forse è importante solo la provenienza dei prodotti?
La stessa cosa avviene in via Dusmet durante gli orari di vendita: nessuna tutela per chi è in possesso di un'autorizzazione e requisiti e visto che sono pochi ad averla, sono pochi pure a ribellarsi, a parlare apertamente.
Oltre a non tutelare i pochi commercianti del mercato storico della "Pescheria" addirittura c'è anche chi, la sera, ma anche la mattina, scarica spazzatura e ci crederete o no, la colpa ricade sempre sui commercianti della Pescheria. Chi deposita questi rifiuti? Negli angoli delle storiche vie attorno alla Pescheria, accatastati, troviamo di tutto: da mobili a suppellettili, passando a materassi e piccoli e medio elettrodomestici.
Un altro danno per il mercato storico è lo sfregio della pavimentazione di piazza Pardo: come si evince dalle foto; nessuno tutela i turisti sotto questo aspetto. Per far funzionare un mercato ci sono diritti e doveri, ma devono essere a 360 gradi e non solo a 180.
E tutti devono rispettare le regole che si devono fare rispettare a tutti.
Tutelare i commercianti è un dovere: nella stessa maniera in cui sono sottoposti ai controlli e hanno l'obbligo di mostrare tutti i requisiti necessari. dunque, oltre a salvaguardare la salute dei cittadini, è anche giusto salvaguardare i commercianti e la pavimentazione di un luogo con una storia millenaria di questa città".
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