Strage di Monreale. Si chiama Samuel Acquisto il presunto secondo responsabile degli omicidi di Monreale costati la vita a tre ragazzi. Il giovane, 18 anni, si è consegnato in caserma ai carabinieri ed è stato fermato con l'accusa di concorso in strage.
Era già stato arrestato nei giorni scorsi un altro ragazzo, Salvatore Calvaruso. La strage lo ricordiamo è avvenuta sabato 26 aprile. Ma secondo gli investigatori, ci sarebbero anche altri responsabili e le indagini proseguono a ritmo serrato.
Secondo la procura, Samuel Acquisto sarebbe stato alla guida della moto segnalata dai testimoni sul luogo e avrebbe istigato Calvaruso a sparare. Acquisto ha tentato di minimizzare la sua posizione, ammettendo soltanto in pratica la sua presenza su luogo del delitto, ma si è contraddetto più volte.
Lo ricordiamo, sotto i colpi di pistola hanno perso la vita tre giovanissimi, due tra loro cugini. Si tratta di Salvatore Turdo di 23 anni, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, entrambi di 26 anni.
Determinanti le immagini di videosorveglianza di diversi esercizi commerciali che avrebbero incastrato Samuel Acquisto. I filmati estrapolati dagli inquirenti lo immortalano alla guida della moto Bmw con cui, insieme alla comitiva di palermitani, ha raggiunto Monreale, la sera della sparatoria, e che lo hanno ripreso nel corso dell’azione di fuoco e nella fase finale della fuga.
Contro il ragazzo anche le dichiarazioni spontanee del primo giovane fermato, il 18enne Salvatore Calvaruso che aveva riferito di essere andato a Monreale in compagnia di un amico di nome Samuel e le testimonianze di 8 persone che hanno riconosciuto nel ragazzo uno dei componenti del gruppo di palermitani che ha aperto il fuoco sulla folla.
Alcuni testimoni l’hanno poi riconosciuto in foto raccontando che era stato lui a istigare Calvaruso a sparare. Il rapporto di amicizia tra Acquisto e Calvaruso è provato anche da una foto estrapolata dai social network e dalla manifestazione di «solidarietà» che il 18enne ha manifestato verso il complice dopo il suo arresto.
Per la procura di Palermo Acquisto «ha certamente istigato, rafforzato e determinato, nonché agevolato, la condotta esecutiva di Calvaruso e degli altri complici allo stato ignoti». Acquisto, per i magistrati, «è pienamente coinvolto nei fatti, è stato presente attivamente a tutte le fasi dell’azione ed era pienamente conscio di mettere a repentaglio la vita di una pletora sterminata di soggetti presenti sul luogo dei fatti (non solo di quelli deceduti e di quelli causalmente feriti ma di qualsivoglia passante o soggetto che si trovasse nei paraggi per mera casualità, non individuato quale bersaglio)». «Il numero dei colpi esplosi e il luogo in cui è avvenuto il fatto non lascia spazio ad alcun dubbio circa la sussistenza di tutti gli elementi costituivi della fattispecie del delitto di strage», scrive il pm nel provvedimento di fermo