Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Laais: "Saranno davvero festività tristi, cariche di amarezza quelle degli autisti della nota e storica azienda di autotrasporto catanese, la MARINO TRASPORTI, che proprio in chiusura di anno ha comunicato ai propri dipendenti di non essere più in grado di onorare i contratti stipulati, a causa di un presunto sequestro della Guardia di Finanza di Catania.Tania Andreoli: risultato del malessere del comparto
“Quanto accaduto agli autisti della Marino Trasporti è sintomatico di un grave malessere del comparto, soprattutto in Sicilia”, dichiara la presidente della Lega Autisti Autotrasportatori
Indipendenti Siciliani, Tania Andreoli, “ed è davvero assurdo che l’Assemblea regionale siciliana e l’assessorato alle Infrastrutture persistano nel loro comportamento omertoso ed
inconcludente. Non siamo ad accusare la specifica azienda, bensì a denunciare che se aziende storiche saltano è perché non vi sono state le dovute risposte da parte delle istituzioni.”
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani denuncia la mancanza di controlli sui prezzi dei viaggi, ormai talmente sotto costo da non garantire più nemmeno la copertura delle spese
vive, così come la presenza di troppe agenzie che, con il sub-vettoriale, finiscono per indebolire l’autotrasporto virtuoso, infine il cabotaggio abusivo e la concorrenza sleale a danno dei nostri
artigiani autotrasportatori.Giuseppe Neri: "Perchè la comunicazione è stata tardiva?"
“Quello che non appare del tutto chiaro”, afferma il vice presidente della L.A.A.I.S., Giuseppe Neri, “è il motivo di una così tardiva comunicazione da parte dell’azienda e soprattutto il perché
gli autisti siano stati invitati a dimettersi, piuttosto che poter usufruire dei dovuti ammortizzatori sociali, previsti in caso di licenziamento per giusta causa. Con la modalità adottata si mettono sul
lastrico famiglie intere, che non saranno in grado di onorare gli impegni finanziari e giustificare i mancati pagamenti dei ratei bancari con apposita documentazione.”Dialogo possibile?
Sulla vicenda la L.A.A.I.S. intende fare chiarezza ed assicurare agli autisti le denite spettanze, soprattutto in un momento così critico a livello economico.
“Non è nostra intenzione accusare o condannare”, conclude la presidente Andreoli, “ma riteniamo sia indispensabile instaurare un dialogo costruttivo con l’azienda e con tutte le aziende di
autotrasporto che stanno letteralmente nel limbo. Le istituzioni competenti non potranno continuare ad essere cieche e sorde. Siamo letteralmente al capolinea, con un’intera economia
mediterranea e nazionale al baratro, ed è impensabile restare passivi. Noi non staremo certamente a guardare".