Tra Catania e Teramo termina come era accaduto all’andata. Gli abruzzesi battono ancora una volta il Catania per 1-0, questa volta al Massimino grazie all’autogol di Confente su un tiro di Vitturini che decide il secondo ko casalingo consecutivo per i rossazzurri.
Partita decisa da un gol che arriva nel primo tempo, l’ennesima prima frazione di gioco regalata agli avversari a causa di una formazione e di un approccio sbagliato. Sbaglia ancora Raffaele nello scegliere l’11 titolare e, anche questa volta, sono tante le sue responsabilità che pesano e che hanno inciso sull’esito della gara. Quello visto al Massimino è forse il peggior Catania della stagione, privo di gioco, idee e voglia e soprattutto incapace di creare azioni pericolose in grado di impensierire l’estremo difensore abruzzese Lewandowski, oggi per nulla chiamato in causa in tutti i 94’ di gioco. Il Teramo alla fine porta a casa l’intera posta in palio con un gol un po’ fortuito arrivato al 29’ su un tiro di Vitturini che prima di entrare in rete colpisce entrambi i pali e la mano di Confente, complice nel gol. Il risultato però forse è meritato per gli ospiti che hanno anche avuto più volte l’occasione per trovare il raddoppio e mettere fine al match. A differenza di altre precedenti uscite, questa volta nonostante i cambi, il tecnico etneo non riesce a cambiare il corso della gara dal momento che neanche gli innesti (Sarao, Piccolo e Reginaldo tra tutti) riescono a incidere. Unica nota lieta il ritorno di Piccolo in campo dopo il lungo infortunio che porta un po’ di vivacità in avanti ma che però non basta. Errori su tutti i fronti che pesano, evidenziando la poca qualità (centrocampo in primis) e le tante difficoltà della compagine etnea in questa fase del campionato che da qualche settimana sembra aver perso l’orientamento. Il presunto episodio nei minuti di recupero che ha scatenato le proteste del Catania per un rigore non concesso (tocco di mano in area di Tentardini) non deve cancellare o far passare in secondo piano i tanti demeriti della squadra di Raffaele che hanno portato il Teramo alla vittoria. Sicuramente, oltre al lavoro, servirà capire cosa non sta più funzionando perché, tolta la parentesi Bisceglie, dalla batosta contro la Ternana i risultati parlano chiaro (6 punti in 7 partite). Ma servirà capirlo in fretta visto che si è già a 8 giornate dal termine con i prossimi due impegni a distanza di tre giorni.