Ce lo chiediamo spesso: “Cosa succede al Comune di Catania'”. Fino a qualche settimana fa ci siamo occupati dei “pasticci” relativi alle errate graduatorie sul concorso per 80 posti per vigile urbano.
Stavolta è l'Unione Sindacale di Base (Usb) a sollevare dubbi. L'Usb Pubblico Impiego ha inviato una diffida appunto al Comune di Catania in merito alla procedura selettiva per il passaggio dall’area degli operatori esperti a quella degli istruttori, prevista dalla delibera n. 271 del 17 dicembre scorso.
Fatte le dovute verifiche, secondo il sindacato, la commissione giudicatrice avrebbe adottato un'interpretazione errata del bando, penalizzando alcuni candidati.
Cosa lascia perplessi? Semplice, il nodo della questione riguarda la valutazione del titolo di studio: il bando prevedeva l’accesso con diploma di scuola secondaria superiore o, in alternativa, con il solo obbligo scolastico e otto anni di esperienza.
E quindi? Alcuni candidati avrebbero dichiarato il titolo inferiore per accedere alla selezione, salvo poi far valere il diploma tra i titoli aggiuntivi, ottenendo così un punteggio maggiore.
L’Usb contesta questa interpretazione, ritenendola contraria al regolamento comunale sulle progressioni verticali e dannosa per chi ha dichiarato correttamente il diploma come requisito d’accesso.
Per questo, l'Usb ha chiesto al Comune di "correggere la graduatoria provvisoria, eliminando il punteggio aggiuntivo ai candidati che hanno sfruttato questa strategia, o in alternativa, di riconoscere lo stesso beneficio a tutti".
E visto che nessuno ha risposto fino a oggi, l'Usb è intenzionata a non arretrare di un millimetro sulla questione.
Infatti se entro sette giorni non ci sarà un riscontro, come ha ribadito l'avvocato Sergio Galleano, il sindacato si dice pronto ad altre azioni legali a tutela dei lavoratori.