Si è concluso a Catania il vertice che ha voluto convocare il ministro della Protezione Civile Nello Musumec isulla emergenza acqua potabile: d’intesa con il prefetto Librizzi, il sindaco Trantino e la Protezione civile nazionale (con il capo Fabrizio Curcio) e regionale (con Salvo Cocina). Oltre ai rapresentanti di Enel Distribuzione e Sidra (Fabio Fatuzzo). Le parole del ministro Musumeci: "L’Enel ha ammesso che, a causa delle alte temperature e del sovraccarico di consumo, la rete elettrica non resiste, specie nelle aree fortemente urbanizzate. La disalimentazione comporta quindi la sospensione della erogazione idrica in molti quartieri della città e in una decina di Comuni dell’hinterland. Abbiamo chiesto piu tecnici: sono 420, arriveranno oggi a 570, impegnati nell’area catanese, notte e giorno. La situazione dovrebbe migliorare nella serata di domani, quando il picco di 45 gradi si attenuerebbe a 35″. “Particolare attenzione è stata riservata ai presidi ospedalieri, agli istituti carcerari ed alle famiglie che vivono particolari disagi. Sono stati allertati i servizi socio-assistenziali e sanitari ed abbiamo chiesto una maggiore dotazione di gruppi elettrogeni. Per evitare il ripetersi di tale assurda situazione, l’Enel provvederà ad investire nei prossimi due anni 412 milioni di euro del Pnrr per il potenziamento e l’adeguamento della rete elettrica. È un momento di particolare difficoltà per Catania, anche per la concomitante e perdurante chiusura dell’aeroporto. Passata la emergenza di questi giorni, dovremo tutti metterci attorno ad un tavolo per rendere conto ognuno delle proprie condotte commissive e omissive e lavorare affinché simili crisi non debbano più ripetersi” «Stiamo pagando da un lato il cambiamento climatico, al quale già da qualche anno avremmo dovuto guardare con maggiore attenzione, dall’altro lato un’infrastruttura che non appare assolutamente adeguata al nuovo contesto», ha quindi spiegato Musumeci. Ai lavori hanno partecipato anche i capi dipartimento nazionale e regionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e Salvo Cocina, il sindaco Enrico Trantino e la prefetta Maria Carmela Librizzi. Musumeci ha spiegato che «l’eccessivo calore ha determinato un’incapacità di resistenza al calore dei cavi interrati» e che «oltre cinquecento tra tecnici e operai sono al lavoro» per fare fronte all’emergenza.Arriveranno più tecnici
Chiesti più gruppi elettrogeni
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