di Edmond Dantés, Conte di Montecristo Nella vita ci sono eventi, occasioni, situazioni in cui le scelte che si devono fare non obbediscono ad interessi personali o peggio di pura convenienza. Ci sono casi nei quali, anche di fronte alla mancanza di responsabilità dirette, si impongono scelte dirompenti, che dimostrano - nella complessità degli accadimenti - la dignità e l’onestà intellettuale di chi quelle scelte è chiamato a fare. Ora, nella drammatica contingenza (per tutte le conseguenze determinatesi sotto i più diversi profili, a cominciare dalle ricadute economiche) susseguita all’incendio (della cui natura nulla ancora si sa ) scoppiato all’aeroporto di Catania, che ha reso inagibile il Terminal A, non si sa per quanto tempo, a prescindere dalle responsabilità che si dovranno accertare, una scelta si imporrebbe: le dimissioni, immediate, dell’intero CDA a cominciare da Nico Torrisi. , non si invocano per la responsabilità nell’evento (che ben possibilmente potrebbe essere stato del tutto accidentale), ma per l’incapacità dimostrata, ed attuale, nella gestione dell’emergenza che è sopravvenuta.Nessuna riprogrammazione dei voli degna di questo nome, nessuna assistenza nei confronti dei numerosi passeggeri coinvolti nel caos aeroportuale, nessun supporto logistico. Nulla. Solo proclami ed annunci colmi di inutili parole. Ma non è possibile assistere passivamente al caos che si è creato e che è visibile da chiunque! Non ci si inventa manager, e non lo si può essere solo per investitura politica! L’assenza di un piano di emergenza, pronto ad attivarsi in una occasione come questa, dimostra che i sono quanto meno inadeguati al ruolo. Ne traggano le dovute conseguenze e rinunzino alla loro sete, provinciale, di potere. Ci liberino della loro presenza, vengano chiamati al loro posto amministratori competenti, efficienti e soprattutto indipendenti dalla peggiore politica. Attenzione...
Le dimissioni, come detto atto di dignità e onestàNon si vuole trovare a tutti i costi un capro espiatorio.
vertici della Sac