Non dimenticare è la parola d’ordine. Un mantra che ripetiamo dal giorno della strage, avvenuta 31 anni addietro a Palermo. Non dobbiamo dimenticare i nomi degli uomini e donne che credevano nello Stato, nella legge, nella giustizia. Che credevano in un uomo, Paolo Borsellino: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina morti insieme al magistrato alle 16.58 di domenica 19 luglio 1992, all'altezza del numero civico 21 di via Mariano D'Amelio a Palermo. Numerosi gli eventi nel capoluogo siciliano per ricordare il giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia ad appena 57 giorni dalla strage di Capaci, costata la vita ad un altro magistrato Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro; un'altra strage sconvolse il Paese e scosso le coscienze. La premier è stata nella per la cerimonia in memoria dei cinque agenti di scorta assassinati nella strage di via D'Amelio, ha poi deposto una corona nella davanti alla lapide in memoria dei poliziotti uccisi. A seguire la presidente del Consiglio ha fatto visita alle tombe di Giovanni Falcone nella chiesa di San Domenico e di Paolo Borsellino nel cimitero di Santa Maria di Gesù. “La data del 19 luglio 1992 rappresenta una ferita ancora aperta per chi crede in un'Italia giusta” ha affermato il presidente del Consiglio in un post sui social. “Oggi, a 31 anni di distanza da quel terribile attentato ricordiamo tutti quegli eroi che no ebbero paura di denunciare al mondo il vero volto della criminalità organizzata e che servirono lo Stato fino all'ultimo”, ha affermalo la Meloni che non sarà presente questa sera alla tradizionale fiaccolata "per altri impegni concomitanti" come spiegato dalla stessa premier in una lettera al "Corriere della Sera". "La Repubblica si inchina alla memoria di Paolo Borsellino, , e degli uomini della sua scorta che con lui morirono nel servizio alle istituzioni democratiche", ha dichiarato il presidente della Repubblica . e il ricordo dei familiari di vittime della mafia. Interverrà la famiglia Agostino, Brizio Montinaro (fratello di Antonio Montinaro), la famiglia Cosina, la famiglia Catalano, la famiglia Traina, Antonio Vullo (unico sopravvissuto alla strage di via D’Amelio) e Salvatore Borsellino. Alle 16.58 in via D’Amelio, ora della strage, sarà osservato . Seguirà la lettura della poesia “Giudice Paolo” di Marilena Monti. Il gruppo teatrale “ del Convitto nazionale Giovanni Falcone di Palermo in collaborazione con la Rete antimafia di Palermo - Rappresentazione eseguirà “La Costituzione italiana”.Alle 17.15 con gli interventi di: Stefano Mormile (presidente associazione familiari vittime della Falange Armata), Sonia Zanotti (associazione familiari strage stazione Bologna), Roberto Scarpinato (magistrato, commissione antimafia), Fabio Repici (avvocato familiari vittime di mafia), cui seguirà un messaggio di Manlio Milani (associazione familiari strage Piazza della Loggia).Alle 18.30 il gruppo teatrale “Teatro dell’anima” del Convitto Nazionale Giovanni Falcone di Palermo in collaborazione con la Rete Antimafia di Palermo eseguirà la drammatizzazione de “I miti platonici” con Antonio Cadili, il più piccolo puparo d’ltalia. Le commemorazioni in via D'Amelio si concluderanno alle 21.45 con la rappresentazione di “Un viaggio simbolico in un mare di guai, tra mafia, P2 e falange armata…” a cura del Centro giovani di Cornaredo, in provincia di Milano. Sarà invece certamente in via D'Amelio Elly Schlein, e parteciperà al minuto di silenzio assieme alle Agende rosse di Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato, nell'ora esatta della deflagrazione di 31 anni fa: le 16.58. Nel luogo dell'attentato, la segretaria Dem troverà anche i manifestanti del corteo promosso dalla Cgil e da altre associazioni e movimenti di sinistra con lo slogan 'Basta Stato-mafia'. Non ci sarà la Cisl, che ha preso le distanze dall'iniziativa ma sarà in via D'Amelio con i propri dirigenti. Il serpentone partirà alle 15 dall'albero Falcone, in via Notarbartolo, proprio dalla strada, dove lo scorso 23 maggio nei minuti finali della giornata di commemorazione della strage Falcone, ci furono gli scontri tra alcuni manifestanti e la polizia in tenuta antisommossa che respinse chi voleva raggiungere il palco dove Maria Falcone stava parlando per chiudere le celebrazioni.Un episodio che ha creato uno strappo tra il comitato promotore del corteo autorizzato e la questura. Lunedì, durante un colloquio, Salvatore Borsellino ha assicurato al questore Leopoldo Laricchia che "non ci saranno disordini". Poi è arrivata la notizia dell'imminente cambio di guardia al vertice della Questura di Palermo. Sarà guidata dall'ex capo della squadra mobile Vito Calvino, nominato dal Consiglio dei ministri. Per Laricchia l'incarico all'ispettorato della Camera dei deputati.Per non dimenticare bisogna verosimilmente tenere a mente le parole schiette dette del giudice Borsellino dopo la morte di Falcone: Numerosi gli eventi in programma
Giorgia Meloni
caserma Lungaro
magistrato di straordinario valore e coraggio
Sergio MattarellaGli eventi del Movimento Agende Rosse
La testimonianzaIl minuto di silenzio
un minuto di silenzio
Teatro dell’anima”
“Io so chi è Stato”Anche Elly Schlein in via D'Amelio
"Mi ucciderà materialmente la mafia, ma saranno altri che mi faranno uccidere. La mafia mi ucciderà quando altri lo consentiranno"