di Rosario Cardillo Non è solo una competizione contro il tempo su un percorso in salita. La Catania-Etna è una cronoscalata, certo, ma anche molto di più. Lo sanno bene gli appassionati della Catania - Etna, una di quelle gare che hanno fatto la storia di questo sport: pagine memorabili di sfide al decimo di secondo, rivalità accese e una passione immensa, hanno portato la gara a essere un punto di riferimento nel mondo dei motori. Nella sua storia, la competizione etnea, ha sempre attirato migliaia di spettatori, generando un indotto per le attività del comune di Nicolosi non indifferente, anche per il comprensorio.Poi, improvvisamente, tutto si è fermato e per 13 lunghi anni, la gara non ha più "visto la luce". Si diceva che non sarebbe mai più esistita. Questo era il verdetto, amaro, di tanti appassionati che ogni anno vedevano la gara iscritta in calendario e poi puntualmente annullata.Una responsabilità troppo importante, norme di sicurezza troppo stringenti (e super costose) e gli altissimi costi di realizzazione lasciavano poche speranze, fin quando, nel 2021 la gara ha riacceso i motori e si è fatta, ma non senza lamentele, alcune comprensibili. Infatti, la nuova edizione, non ripercorreva le prime curve, ormai mitiche del percorso originale, ma partiva da metà percorso per finire fra tornanti mai esplorati dalle edizioni ormai passate alla storia.Scelte forzate dalle esigenze di un percorso ritenuto poco sicuro e un asfalto insidiosissimo per le vetture in gara. L’edizione 2023 è prevista in calendario per il 23 luglio, ma la gara è a forte rischio di saltare. Abbiamo ascoltato Mike Cannizzaro, presidente della Street Racers Modica e organizzatore delle ultime due edizioni della nuova era."Sono cambiati i tempi, non ci sono a prescindere i numeri e le gare di una volta e questo è già uno dei fattori principali che rendono la competizione diversa da quella del passato. Bisogna aggiungere che la gara non è riuscita a ottenere nessuna titolazione: questo sicuramente incide tanto sulle partecipazioni, poiché con i costi delle gare e della vita in continuo aumento, è quasi naturale che la maggioranza dei piloti, punti a fare delle spese mirate sulle gare appartenenti a ben precisi campionati”.Inoltre ogni anno delle concomitanze importanti e anche gare nello stesso comprensorio a pochi giorni di distanza, hanno complicato la situazione.Cannizzaro è un fiume in piena: “Mi dispiace annotare che è stato detto di tutto, accusandomi di non essere di Catania, addossandomi la colpa dei rinvii (dovuti a causa di forza maggiore, visti i problemi con la sabbia vulcanica, ndr), è stato addirittura suggerito anche ai piloti di non presentarsi, per far sì che ci venisse revocata la possibilità di organizzare, roba da non crederci...”. “Questo mi porta a pensare, che qualcuno aspettasse "un pazzo" come me che si prendesse la briga di rischiare pur di far ripartire la competizione, per poi prendere il mio posto.Io invito tutti a fermarsi e riflettere, non infierire quando ci sono dei problemi, perché possono capitare a tutti”.Sull’adesione delle due edizioni organizzate. Cannizzaro snocciola i numeri: “Leggendo i dati delle ultime edizioni, alla luce di questi problemi di non poco conto, mi ritengo soddisfatto dei 180 partenti della edizione del 2021, e gli oltre 150 di quella del 2022...”. Cannizzaro rivendica anche una certa dose di coraggio: “Dopo 13 anni, solo noi siamo riusciti a farla ripartire, pur avendo tante avversità contro, e lo abbiamo fatto con una messa in sicurezza superiore alla media. Ecco, credo che solo per questo, meritavamo qualche aiuto o sostegno in più, ma così non è stato, anzi aggiungo che forse, il nostro stare sempre dalla parte dei piloti, come in quest’anno, per i problemi con le omologazioni dei serbatoi, abbia giocato a nostro sfavore.E ancora: “La cosa che dispiace tanto a me e al mio team organizzativo è di non poter disporre di alcuna titolazione”.Il grande dispiacere che vivono gli appassionati è anche mio, poiché so bene che la Catania - Etna potrebbe essere molto più di quello che è stato in questi due anni, e questo mi lascia un po’ d’amaro in bocca. Mi rendo conto che la gara non è quella che si era abituati a vedere in passato, ma è comunque per me, un punto di partenza per arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissati insieme all’ACI di Catania: di tornare ai fasti di un tempo. Obiettivo che, ammetto, sarà difficile per quest’anno a causa di miei problemi di salute”. Di sicuro, le gare che abbiamo organizzato non sono mai state semplici, a maggior ragione la Catania Etna, che oltre alle complicazioni, come già detto, dovute alla mancata titolazione da parte di Aci Sport, vive il problema che accomuna tutte le gare automobilistiche che hanno luogo nell'area metropolitana di Catania, cioè l'assenza di pubblico, che a mio avviso viene rispettata in maniera intransigente solo nella nostra gara”. In conclusione Cannizzaro fa un profondo respiro: “Dico che la Catania Etna è una gara molto dispendiosa, sia sul lato economico che per quello temporale. Io e la mia squadra nei gironi di gara, siamo stati quattro giorni senza dormire, pur di curare ogni dettaglio. Già quest'anno avevamo intenzione di portare la gara al suo percorso originale. Purtroppo, ho dovuto già rinviare ben quattro gare a causa della mancanza di aiuti da parte degli enti e delle mie condizioni di salute non ottimali.Sto comunque cercando di portare avanti, a prescindere da tutto, questa edizione, ma obiettivamente, con quelle che spero siano solo momentanee condizioni, non sarà per nulla facile. Spero comunque di riuscire a leggere un corposo numero d'iscritti, che per me e il mio team sono lo stimolo in più che ci serve per non mollare, in questi momenti difficili, in cui purtroppo devo constatare che c'è la possibilità, che io non sia presente, complicando ancor più la situazione.Colgo l'occasione per ringraziare chi in questi anni ci ha aiutato e ci aiuta anche dietro le quinte, i piloti che nonostante tutto, sono stati presenti.Adesso, con un pensiero rivolto alla mia salute, senza dimenticarmi della cronoscalata etnea, confido nella federazione e nei piloti e staremo a vedere”.Chiusura con una promessa o una scommessa? “La mia intenzione e quella del mio team è rimasta invariata: riuscire a crescere e portare ai fasti di un tempo la gloriosa Catania - Etna, patrimonio di tutti…”. Indotto non indifferente
Cannizzaro, i tempi sono cambiati
Il pazzo?
Contro tutto e contro tutti
Corsa a porte chiuse