di Gaia Loria La presentazione della nuova stagione teatrale del Teatro Brancati di Catania si apre con un video che, racchiudendo le immagini degli spettacoli della stagione precedente, fa trasparire tutta la passione per questo tipo di arte. Questa è stata la prima presentazione dopo ben due anni in cui le stagioni teatrali di questa struttura non sono state presentate per via della pandemia, infatti, il nome scelto per l’anno 2023/2024 è Coraggio e passione… si ricomincia da tre, che, come spiegato da Orazio Torrisi (direttore artistico del Teatro Brancati), sintetizza perfettamente i due sentimenti che servono per fare questo mestiere. Quest’anno ci saranno grandi ritorni, come “Pipino il breve”, di fatti, troveremo in scena Tuccio Musumeci non solo in quest’ultimo spettacolo, ma anche in “Piccolo grande varietà”, vale a dire nei due spettacoli fuori abbonamento. “Faccio questo mestiere da settant’anni”, sono le parole dell’attore prima di continuare a presentare l’altro spettacolo in cui sarà presente, “Liolà” che aprirà la stagione unendo parola e musica. Oltre “Liolà” ci sarà anche “Questa sera si recita a soggetto”, sempre di Pirandello, con la regia di Nicola Alberto Orofino. In questa stagione avremo pure l’onore di vedere l’ultima e magnifica regia di Maurizio Scaparro con “Il re muore”, e anche la rappresentazione teatrale dalla quale è stato tratto un film Netflix, “I due papi”, spettacolo che ha soddisfatto Mariano Rigillo a 360°!Per di più, dopo aver fatto il giro di tutti i teatri antichi più importanti d’Italia, in autunno, troveremo in scena “Troppu trafficu ppi nenti” che parla con toni divertenti di uno Shakespeare siciliano che si trasferirà solo in seguito in Inghilterra. Inoltre, dall’11 febbraio troveremo in scena “Una compagnia di pazzi”, di Antonio Grasso, mentre dal 22 dello stesso mese vedremo uno spettacolo internazionale, “Black comedy” di Peter Shaffer, che avrà la regia di Nicasio Anzelmo. Restando sull’internazionale, troviamo anche un’opera di Arthur Miller, “Erano tutti miei figli”, che sarà diretta da Giuseppe Dipasquale. Si passa poi a temi più pesanti, come per esempio quello delle violenze in casa con “Taddrarite”, che parla di temi violenti utilizzando parole leggere e chiare. Ultimo ma non per importanza, troviamo “Sogno di una notte di mezza sbornia”, una commedia che riesce a portare il semplice gioco del lotto ad una scommessa che va oltre oltre i soldi, arriva alla vita e alla morte! Ma l’anno 2023/2024 è carico di emozioni anche per il Piccolo Teatro della Città, che arriva alla 57° stagione per unirsi anche al Nuovoteatro che dividerà i suoi spettacoli in tre percorsi, autunno, inverno e primavera. Il primo spettacolo della stagione teatrale sarà la storia del negozio Musica Simeoli, parlando quindi della storia vera del negozio che ha venduto strumenti a molti musicisti importanti, quest’opera, chiamata “Manca solo Mozart”, ha come protagonista Marco Simeoli. Dopodiché, in ordine di apparizione troviamo “Una notte ad Amsterdam” con il testo e la recitazione di Giovanna Criscuolo, in seguito, “Sudato amor”, con la regia di Gianni Salvo e “Guanti bianchi”, ispirato da L’arte spiegata ai Truzzi di P. Guagliumi, scritto da Edoardo Erba. Dall’8 febbraio troveremo la vera e potente storia di Donna Orazia, ultima guaritrice di campagna in “Di madre in figlia”, la regista Gisella Calì parla di alchimia, spiegando che:” Alchimia nel senso di trasformazione”, augurandosi quindi che questo spettacolo possa far alzare lo spettatore con una visione diversa delle cose. Sempre in ordine troveremo “Storia di un oblìo” con la regia di Roberto Andò, poi un’opera di Valeria Moretti “Emily Dickinson- Vertigine in altezza”. Infine, dall’1 al 3 febbraio troveremo la coppia Cosimo Coltravo e Emanuele Puglia in uno spettacolo di Edoardo Erba, “Maurizio IV”.Inoltre, dal 15 marzo avremo sul palco il riadattamento di un libro di Costanza Di Quattro, “Arrocco siciliano”. Nel mentre, troveremo lo sviluppo dei vari spettacoli di Nuovoteatro che si dirameranno dall’autunno alla primavera con opere diversissime tra di loro, partendo da “Marx esiste?” di Lisa Prosa, per passare da “La grande menzogna” di Claudio Fava, per finire con “La Mite” storia originale di Dostoevskij, passato per l’adattamento di Valeria La Bua. Quest’anno sarà pieno anche di lavori al di fuori delle stagioni teatrali, vi saranno laboratori, workshop, progetti e focus, di questi ultimi ne avremo tre e saranno incentrati sulla drammaturgia contemporanea siciliana. Per quanto riguarda i progetti, invece, ce ne saranno due, uno sullo scambio di ruoli tra artisti e pubblico (Progetto Cechov) e l’altro sul recupero dei personaggi fondamentali per la Sicilia (Progetto Personaggi). Come se tutto ciò non bastasse, ci sono pure molte collaborazioni, come quella fondamentale con l’Associazione Culturale Arte Pupi Fratelli Napoli, che porteranno “Tutta un’altra storia” un emozionante progetto sulla vita del nostro concittadino Angelo D’Arrigo. Questa stagione teatrale è quindi riuscita a riunire il passato e il presente grazie, per citare ancora Orazio Torrisi, ai sentimenti che servono per fare questo mestiere, vale a dire coraggio e passione. E un pensiero particolare è stato dedicato, da gran parte degli addetti ai lavori, a Rosa Rinaldi, volata in cielo lo scorso aprile. Rosa era un'apprezzatissima costumista, oltre che punto di riferimento dietro le quinte per giovani ed esperti attori: quel suo sorriso avvolgente e rassicurante, mancherà a tutti. Nessuno escluso.Due grandi ritorni
Grandi sinergie
Laboratori, workshop e focus