Proviamo a fare un po' d'ordine. Sono in tutto 13 le persone indagate per il nuovo scandalo sanità scoppiato questa volta a Catania. Si aggiungono ai 4 arrestati ieri. L'inchiesta è relativa agli incarichi nell’ambito di progetti finanziati e approvati dall’assessorato alla Salute della Regione Siciliana attribuiti a “predestinati” o a congiunti attraverso bandi predisposti o ad hoc ed esami pilotati nel concorso per la nomina a direttore amministrativo dell’Ordine dei medici di Catania.

Ai domiciliari

Agli arresti domiciliari sono finiti, fino ad ora, Giuseppe Arcidiacono, di 65 anni, dirigente medico dell’Arnas Garibaldi di Catania (già assessore della Giunta Pogliese, esponente di Fratelli d'Italia che solo una settimana fa ha ritirato la candidatura a sindaco), un medico odontoiatra, Nunzio Ezio Campagna, di 61, un ex funzionario amministrativo dell’Università di Catania, Gesualdo Antonio Missale, di 53, ed un responsabile scientifico, Sebastiano Felice Agatino Ferlito, di 69. Tutti sono stati arrestati dai carabinieri e posti ai domiciliari a Catania su disposizione della Procura etnea per turbata libertà degli incanti e corruzione.

Progetto Cardio Hub & Spoke

L’indagine, condotta dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri, ha riguardato i progetti “Osas Catania, sentinelle della prevenzione” e “Prevenzione, diagnosi e terapie delle carie dentali riscontrate nei cittadini fragili o in età scolastica della provincia di Catania” – le cui procedure furono indette e gestite dal Policlinico – e il progetto “Centro Cardio Hub & Spoke, modello di prevenzione e riabilitazione”, la cui procedura fu indetta e gestita dall’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione Garibaldi

E ora?

E ora? Imbarazzo della coalizione di centrodestra? Si attendono aggiornamenti. L'opposizione è "muta", la società civile commenta (eccome se commenta...) lontano da orecchie indiscrete. I sindacati? E l'Arcivescovo? Certo, siamo tutti garantisti, fino a prova contraria ma nel frattempo la città s'inabissa e ognuno continua a coltivare il proprio orticello, che male c'è...