In occasione del 741° anniversario dalla Rivoluzione del Vespro del 1282, manifestanti da tutta la Sicilia si sono riuniti a Palermo per marciare e ricordare la più grande rivoluzione storica di tutti i tempi e per protestare contro il disegno dell'autonomia differenziata voluto dalla Lega e recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri. Le realtà indipendentiste, in testa il Movimento Siciliano d'Azione (con il suo segretario politico Mirko Stefio) e Trinacria insieme ai disoccupati che percepiscono il RdC, agli agricoltori, al Sinalp, sono scese in piazza per dire NO all'autonomia differenziata che rischia di spaccare completamente il Paese e la Sicilia diventerebbe ancora più isolata. La sanità, che già gestisce autonomamente i fondi trasferiti dallo Stato, ne è un esempio inequivocabile. Ma anche il comparto della scuola e quello dell'ambiente. Al contrario dell'autonomia differenziata, si chiedono investimenti per la nostra sanità, per le nostre scuole, per l'ambiente, per le nostre infrastrutture; per risollevare, insomma, la situazione disastrosa in cui si trova l'isola. C'è grande confusione anche sui Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) e sulle intese fra Stato e Regioni che dovrebbero essere poi approvate dal Parlamento."Prendendo spunto dalla nostra storia - afferma Mirko stefio - da quando i siciliani nel 1282 si ribellarono e riuscirono a cacciare via gli oppressori. La Sicilia di oggi è una terra senza lavoro, da cui si emigra come unica possibile scelta di vita; è la terra in cui non arrivano investimenti in nessun campo, a parte quello militare....".La manifestazione di Palermo è stata un segnale importante: 500 siciliani in piazza per ribadire che il popolo siciliano non è disposto ad abbassare la testa di fronte all’ennesima ingiustizia, e che è pronto a scendere in campo per difendere questa terra. Non perdendo di vista l'informazione e la comunicazione...Il popolo dice "NO" all'autonomia differenziata