La crisi idrica incombe in Italia senza lasciare margini di dubbio sull'obbligo di programmare a lungo termine la regimazione delle acque, attraverso il riuso delle acque reflue, il vettoriamento e l'accumulo e la distribuzione delle acque irrigue e idriche ricostruendo le infrastrutture e adeguando quelle ancora esistenti. In quest'ottica, il Sifus relativamente alle azioni messe in campo dalla Regione Siciliana, ha inteso sollecitare l'assessore all'Agricoltura Luca Sammartino (nella foto Ernesto Abate), attraverso momenti di manifestazione a Palermo in piazza Indipendenza nei giorni 22 e 29 marzo. Le ragioni che tengono in piedi questo grado di insoddisfazione deriva dalla eccessiva dedizione registrata sulle programmazioni delle attività a medio e lungo termine da parte del governo, senza che la stessa trovi il coraggio di investire nell'immediato, cioè quando l'agrosistema ha oggettivamente bisogno.Il Sifus si dice in linea con quanto il Governo regionale sta avviando in termini di riforma dei Consorzi di Bonifica ed in termini di tavolo tecnico permanente per la crisi idrica in Sicilia, tuttavia il dato oggettivo è che ad oggi una forza lavoro di professionisti pari a 650 unità a tempo determinato restano a casa poiché non avviata al lavoro.Le risorse economiche messe a disposizione dal bilancio regionale attraverso l'approvazione della legge di stabilità finanziaria 2023 offrono la copertura economica per avviare tutti gli operai a tempo determinato in cui sono presenti Ci sono risorse aggiuntive pari a messe a disposizione dal 2022 con progetti esecutivi per 11 Consorzi di Bonifica, ma restano al palo poiché serve il durc e solo i Consorzi di Messina e Caltanissetta possono presentarlo mentre gli altri 9 sono inadempienti.Ci sono da destinare per i Consorzi con l'obbligo prioritario di utilizzare il personale operaio a tempo determinato, ottenuti attraverso l'approvazione dell'art 64 contenuto nella legge di stabilità finanziaria 2023, dedicate alle opere di Bonifica.Ci sono per la collaborazione dell'Esa con il Consorzio per svolgere in house e quindi con personale operaio interno, la messa in sicurezza e il rifacimento dei fiumi Dirillo, Ficuzza, Gornalunga e Ipparo.Ed ultimo in ordine di tempo, si apprende che dal istituito oggi nella Presidenza del Governo regionale, l'impegno assunto dall'autorità di Bacino prevede un intervento attraverso proporzionate risorse economiche da utilizzare per la manutenzione delle infrastrutture consortili. Purtroppo però, dopo esserci riempiti i polmoni di cotanta potenza economica, la macchina regionale con i suoi avamposti, non trova il coraggio di avviare il personale operaio per procedere tempestivamente alle attività manutentorie, poiché si tiene rigorosamente il timone diritto sui cronoprogrammi di avvio delle attività di stagione, avallando gli stessi criteri che non hanno soddisfatto gli utenti consortili fino ad ora e che producono contenziosi riconosciuti in favore degli agricoltori, oltre che a consolidare una minore capacità di incasso delle bollette; di conseguenza i Consorzi di Bonifica anche con questo governo che punta ad una riforma che darà i suoi frutti tra non meno di 5 anni, lo stesso continuerà ad alimentare lo stato debitorio e fallimentare dei Consorzi di Bonifica commissariati da trent'anni.Il Sifus si ritiene insoddisfatto e continuerà lo stato di agitazione messo in atto fin'ora, fornendo presto altre date utili in cui si scenderà in piazza!Sono 650 i lavoratori a casa in attesa di una chiamata
tecnici, manovratori, saldatori, muratori e tubisti.Ecco le risorse...
14 milioni di euro dal Psr
20 milioni di euro dai fondi FESR
20 milioni di euro per la convenzione istituita il 30 marzo in giunta di governo
tavolo tecnico permanenteLa potenza economica c'è, manca il coraggio della Regione
Segretario Generale Regionale Ernesto Abate