Ernesto Abate, segretario regionale del Sifus e responsabile dei Consorzi di Bonifica, parla del giovane catanese assessore regionale all'Agricoltura, Luca Sammartino, chiamato mister preferenza con 32.000 voti, che riveste anche il ruolo di vicepresidente della Regione. Ernesto Abate è un fiume in piena: "Sammartino si occupa di temi legati all'agrosistema in modo responsabile ma, accade l'impensabile: ovvero, egli, pur sapendo che siamo in un periodo di eccessiva siccità, purtroppo, non è riuscito a dimostrare un interesse reale per andare incontro alla popolazione siciliana, in merito a quella che è la stagione irrigatoria 2023 per i Consorzi di bonifica e quindi per gli agricoltori e per l'economia diretta e indiretta che porta l'attività consortile".In particolar modo, Ernesto Abate, vorrebbe dimostrare che nel primo periodo di questa legislatura, è stata straordinariamente approvata la legge di stabilità finanziaria il 22 febbraio del 2023, peraltro pubblicata anche in e, attraverso l'articolo 64, legge, vengono dati 20 milioni di euro, dei fondi extraregionali per poter essere utilizzati proprio per i Consorzi di bonifica attraverso il personale operai annesso. Tuttavia, pur essendo passati un bel pò di giorni dall'approvazione in gazzetta ufficiale di questa legge, ancora ad oggi non si riesce ad avere nessun tipo di notizia da parte dell'assessore Sammartino su quale sarà l'utilizzo di queste risorse economiche; risorse economiche che tra l'altro, cadono a fagiolo anche rispetto a quelli che sono stati gli elementi di disturbo climatico che hanno portato a riconoscere uno stato di calamità attraverso il "medican elios" dell'8 e 9 febbraio 2023 visto che sono stati riscontrati grandi disagi sia nel territorio catanese che in quello calatino; ma anche in quello siracusano e in quello ragusano. La prova è stata che, attraverso una visita ufficiale di Sammartino con il presidente della Regione Schifani, si sono impegnati a immettere a lavoro immediatamente il personale forestale e il Consorzio di bonifica. In realtà in parte è avvenuto con il personale dell'ESA, mentre con il personale forestale non è ancora avvenuto poichè ci fanno sapere da fonti dei tecnici del dipartimento, che solo ad aprile potranno muoversi i primi passi per i lavoratori forestali, mentre, per i consorzi di bonifica sono stati assunti solamente i lavoratori del Consorzio di bonifica di Catania. E' quindi saltata l'assunzione per ; tuttavia, proprio quello che è stato motivo di grandi disagi e lacrime post alluvioni, dovrebbero farci ricordare che non bisogna sempre muoversi per emergenza ma, bisogna muoversi in maniera strutturale e questo, lo si può fare anche attraverso questi fondi extraregionali quindi, 20 milioni di euro, per cui la politica è stata molto sensibile e attenta attraverso l'approvazione di questo emendamento che era stato presentato dall'onorevole (Popolari e Autonomisti) che possiamo ringraziare ma, in realtà non possiamo ringraziare l'assessorato all'agricoltura poichè sembra essersi scordato dei Consorzi di bonifica. "Negli ultimi 6 mesi, Sammartino ha calendarizzato incontri istituzionali per i forestali ma non per i Consorzi di bonifica mai una parola: ne diretta, ne indiretta. Ad oggi, è previsto un incontro mercoledì 22 marzo a Palermo, relativamente sempre ai forestali; ma ancora sui consorzi nulla e il personale rimane a casa. Tuttavia, nei confronti con i direttori e con i commissari delle relative aree di pertinenza dei Consorzi di bonifica, c'è stato detto che attraverso l'istituzione dei cronoprogrammi, si sarebbe proceduto con l'assunzione del personale: niente di più falso; falsi ideali e falsi ideologici. Poichè e stato riscontrato che in barba ai cronoprogrammi, che tra l'altro vengono presentati con il copia e incolla e non attraverso una strategia o una programmazione, a Catania sono stati assunti tutti i lavoratori a tempo determinato e anche 150sti e 78isti, in barba al cronoprogramma di Catania. A Caltagirone, il 28 marzo, passeranno la visita medica per essere assunti subito, nei giorni di aprile tutti i lavoratori: 150sti, 100sti e 78isti, in barba ai cronoprogrammi, quindi, quelle persone che ancora girano in lungo e in largo difendendosi dietro al dito per un'incapacità programmatica delle attività che servono oggettivamente nei Consorzi di bonifica; spero la smettano di dire che il dice fesserie, poichè le fesserie le stanno commettendo loro attraverso delle attività che non rispecchiano assolutamente il fabbisogno territoriale e, se a Catania e a Caltagirone, è stato possibile superaree la crono programmazione, è solo perché c'è una realtà che porta l'esigenza di assumere tutti: facciano lo stesso negli altri nove Consorzi di bonifica dove, ad esempio, a , si sta provvedendo ad assumere solamente una manciata di lavoratori, circa una ventina di lavoratori, a fronte di una disponibilità di forza lavoro di quasi trecento persone. Eppure, sono consapevoli al Consorzio di bonifica di Ragusa, che il servizio idropotabile attraverso il potabilizzatore di Santa Rosalia non funziona perché c'è carenza di personale, di manodopera e di manutenzione. E' questo il motivo per cui nei prossimi giorni verrà integrato all'interno dell'esposto di querela presentato dal lo scorso 14 dicembre, ulteriori elementi che aggraveranno la posizione di chi dirige al Consorzio di bonifica di Ragusa e da chi dalla Sicilia orientale gli permette di perpetrare questo genere di danni all'utenza, primo bene assoluto al mondo: acqua per uso idrico, acqua da bere, acqua per lavarci. Questo è quindi un patto assai grave, eppure, rispetto a ciò, dobbiamo fare un passo indietro poichè, il è stato attaccato fortemente rispetto ad alcune questioni per cui ha lottato in questi anni come il riconoscimento del diritto al tempo indeterminato che è arrivato attraverso l'approvazione dell'articolo 60 della legge regionale 9 del 15 aprile 2021; un turn over che è partito lo scorso anno e ha visto assumere 44 persone in tutta la Sicilia a fronte di un reale fabbisogno di 500 unità; qual è quindi la mossa strategica del nostro assessore dell'Agricoltura Luca Sammartino?". Ernesto Abate prende fiato e continua: "A nome dell'organizzazione sindacale, abbiamo avviato una dialettica costruttiva con l'assessore, che a un certo punto sembra essere stata inopportuna, poichè oltre ad aver rappresentato, con l'accoglienza da parte dell'assessore, la questione dei 20 milioni di euro dei fondi extraregionali, questo avrebbe dovuto far sì che già da subito dovevano essere assunti tutti i lavoratori degli 11 consorzi , per far fronte delle esigenze che sono assai gravi, assai delicate, assai sensibili poichè la questione della siccità in Sicilia si manifesta in modo strutturale e non occasionalmente. Eppure, se 9 Cnsorzi lasciano il personale a casa, qualcuno sarà responsabile poichè l'autorità di bacino, rispetto a queste questioni, ha sollevato la necessità di dover programmare delle attività per ridurre l'effetto sovralluvioni nei corsi fluviali attraverso la scerbatura e attraverso il personale Consorzi di bonifica.Ebbene, essi, come organizzazione sindacale, hanno sollevato la questione anche alla procura della repubblica e anche alla ; su questo già qualcuno ci sta lavorando, qualche Consorzio ha già risposto, ha risposto Enna che ha dimostrato ancora una volta che si muove con una crono programmazione del copia e incolla poichè, ancora ad oggi, gli stessi si stanno ancora adoperando per capire quali saranno le attività che bisogna andare a svolgere nel corso di questa campagna irrigua 2023, è qualcosa di inaccettabile a detta di Ernesto Abate in quanto il consorzio di Enna assume con una programmazione dello scorso anno in cui alcuni vengono assunti a marzo, alcuni ad aprile e alcuni a maggio come se non ci fosse nessuna necessità di assunzione per la campagna irrigua 2023, dato che, a fine marzo ancora non ha dato seguito ad una lettera del 13 ottobre 2022; fatto assai grave in quanto in Sicilia ad oggi c'è troppa siccità in quanto l'acqua non è disponibile gli agricoltori, a maggio infatti, si procederà razionalizzando l'acqua chiudendo i rubinetti per cui, se non si immettono immediatamente i lavoratori in forza lavoro, la responsabilità civile e penale sarà fatta conoscere, si continuerà a lottare in modo che ogni cittadino siciliano verà rispettato com'è giusto che sia, una legge non può e non deve rimanere sulla carta, chi dirige i consorzi di bonifica non può rispondere alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori dicendo: "che ti assumo a fare ora che non so cosa farti fare"; la risposta sarebbe: "vai a casa se non sai cosa far fare ai lavoratori".Ernesto Abate termina dicendo all'assessorato che loro, le risorse per mettere a tempo indeterminato tutti i lavoratori le hanno; dato che c'è una carenza di organico di 500 unità: quindi loro, potrebbero assumere 500 unità sfruttando tranquillamente quegli 11 milioni e mezzo di euro, anzi quei 12 milioni e mezzo di euro che sono a disposizione per il capitolo di spese del personale a tempo determinato, poichè, se l'assessore vuole essere lungimirante "...glielo chiederemo attraverso il presidente Schifani senza dover necessariamente modificare l'accordo stato-regioni stipulato nel 2021; tranquillamente quelle risorse possono essere utilizzate per far transitare tutto il personale necessario a dare un servizio agli agricoltori, a chi paga i canoni irrigui, a chi paga le bollette..". Conclude Abate facendo un appello e chiedendo ai lavoratori di "tirare fuori le grinfie e farsi valere come lavoratori e come persone attraverso le soluzioni che il Sifus ha presentato; soluzioni che alla politica, chiaramente non convengono poichè probabilmente a loro toglie il giocattolo della sottomissione che porta a dover chiedere con pietà quello che al singolo spetta di diritto poichè, ricordiamolo, l'Italia è un repubblica democratica fondata sul lavoro; sì, scritto sulla carta e basta, visto che i lavoratori assunti lavorano 2 mesi e mezzo l'anno: come fa un operaio a sfamare una famiglia se neanche chi lavora 12 mesi l'anno arriva, oramai, a fine mese?...".L'incredibile sfogo
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