Sicilia, location unica nel suo genere per quanto riguarda il mondo del vino. Settore in grande espansione. “Tutte le manifestazioni siciliane sono manifestazioni oniriche, anche le più violente: la nostra sensualità è desiderio di oblio, le schioppettate e le coltellate nostre, desiderio di morte; desiderio di immobilità voluttuosa, cioè ancora di morte, la nostra pigrizia, i nostri sorbetti di scorsonera o di cannella; il nostro aspetto meditativo è quello del nulla volto a scrutare gli enigmi del nirvana.” L'unicità della vendemmia inizia a luglio con i bianchi più precoci e si "finisce" a novembre con i rossi dell'Etna.L'Etna dona una nota organolettica unica a cio' che cresce su di essa. L'Etna presenta una natura complessa che porta eccezionali note di differenze rispetto ad ogni panorama italiano o europeo: in agosto si passa dai 40 gradi serali sui terreni in riva al mare di Catania dove non tira un filo di vento, fino ai 5 gradi circa dei vitigni presenti nei punti più alti dell'Etna con note ventose, forse presenti solo a Pantelleria .Abbiamo una tela, i vitigni presenti nell'isola, coloratissima e differenziata da pittori che hanno impresso un proprio disegno e gettato le loro macchie di colore, nei secoli. Essendo isola al centro del mediterraneo, è ed è stata attraversata da differenti personaggi, alcuni hanno rubato da essa, molti continuano ancora oggi a farlo, poi si aggiungono migranti, commercianti con i loro prodotti, viaggiatori, e da isola, tutto ciò che la attraversa, blocca o trattiene, così come una donna innamorata trattiene il suo amato, e si avverte uno stacco da ogni altro luogo ed un ritmo pulsante differente; divenendo laboratorio a cielo aperto dove convivono e sopravvivono tanti vitigni, alcuni dei quali, oggi, nel 2023, sono rarissimi solo perchè piantati per gioco da giocosi viaggiatori e sono poi, sopravvissuti grazie al microclima unico al mondo, mentre altri, preziosissimi ed antichi, sono stati salvati da coraggiosi imprenditori. Ecco questi imprenditori virtuosi, visionari e professionali grazie al loro approccio corrispondente alle esigenze del mondo attuale dei vini; essi tentano di traghettare il vino siciliano e di apportargli solo “sensazioni divine” così da essere anche competitivo sullo scacchiere internazionale con produzioni bio di altissimo livello e con la presenza di operatori virtuosi quali fra gli altri: Consorzio Doc Sicilia, Ais e Fisar. Idee virtuose quali l'obbligatorietà delle fascette di Stato sulle bottiglie atte a giustificarne la qualità e la provenienza esatta, garantendone la verifica e rendendo impossibile proporre vini di produttori non sensibili alla qualità, perche' si produce vino sì, ma si vende e si comunica il marchio "Sicilia" in tutto il mondo.Chiudendo con una frase dell'autore del romanzo il Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi”; ma noi ci permettiamo di aggiungere: "in meglio". La vendemmia sull'Etna
Gli imprenditori salva vitigni