Le elezioni comunali si avvicinano e la città di Catania vede sulla carta più di dieci candidati che si propongono come sindaci di una città che di problemi ne ha molti: dalle strade periferiche disastrate, alla raccolta della spazzatura inefficiente ai più grossi problemi macrostrutturali ed economici. Tra i candidati, Davide Marraffino, si dichiara pronto a candidarsi al consiglio comunale affiancato dalla lista Sud chiama Nord di Cateno De Luca, ex sindaco di Messina e perseverante verso una politica regionale siciliana indipendentista. Davide Marraffino, consigliere di quartiere nel 2018, ha tentato la candidatura alla Regione con la medesima lista ma dati i risultati non soddisfacenti ora decide di scommettere su di sé e mettersi in gioco riprovando alle comunali. La critica di Marraffino verso l'amministrazione catanese che si è finora succeduta, è quella dell'incapacità nel risolvere i problemi della quotidianità quale, per esempio, l'emergenza rifiuti. Come sconfiggere questa ciclicità inefficiente e disastrosa? La città di Catania, da quattro anni commissariata, merita di essere amministrata con rispetto e la ricetta perfetta sembra essere stata trovata. Per Marraffino e De Luca l'unica cosa necessaria è di attuare un cambiamento generazionale all'interno dell'amministrazione politica. «Persone capaci e giovani questo ciò che serve alla città». Attraverso un cambio generazionale netto, Davide Marraffino è convinto di poter intervenire concretamente per utilizzare le energie sostenibili. All'avvicinarsi della giornata nazionale del riciclo infatti il candidato al consiglio comunale ricorda che uno dei temi che più ha sottolineato durante la campagna elettorale è quello della lotta al cambiamento climatico. La proposta di Marraffino è di abbattere i costi dell'amministrazione implementando l'energia sostenibile con dei pannelli fotovoltaici per la pubblica illuminazione. A prova di ciò vi è il candidato sindaco di Catania Gabriele Savoca, giovane avvocato che non ha alcuna esperienza politica nelle dinamiche di partito e che quindi, a detta del leader di Sud chiama Nord , risulta essere «fuori dal rischio di contribuire allo sfracello della città». Durante la giornata del 17 marzo si è infatti tenuta, al bar Prestipino in piazza Università, la presentazione della candidatura di Savoca, sostenuta da Cateno De Luca, Ismaele La Valdera e l'onorevole Danilo Lo giudice sindaco di Santa Teresa Riva. Il dado è tratto, la sfida è stata lanciata: Cateno De Luca, e con lui , Davide Marraffino sembrano essere decisi in un progetto politico che guarda alla possibilità di risollevare la città. Contro una politica clientelare che sfrutta le periferie e la loro dislocazione dal centro, come largo bacino di voti; Sud chiama Nord si professa paladina di un cambiamento amministrativo che grazie alla forza giovanile può ribaltare il sistema e rendersi autonoma dai partiti nazionali che hanno fatto di Catania , a detta dei deputati, il loro ostaggio.L'intenzione è quella di non adempiere alla carica a cui ambiscono, accompagnati dai «dinosauri» e dagli «stupratori» della politica, definiti così da De Luca riferendosi ai politici che presentano ad oltranza la loro candidatura perpetrando una politica dannosa per la città. Forse un riferimento a Enzo Bianco che scende in campo candidandosi nuovamente a sindaco. Quella presentata da Sud chiama Nord sembra essere dunque una politica che ha l'intenzione di rompere gli schemi clientelari e di dare libera scelta ai cittadini poiché come sottolineato durante la presentazione «ognuno è arbitro del proprio destino e delle proprie scelte». Se pur il progetto sembra essere ambizioso, la realtà di Catania è tanto più difficile ed ingarbugliata nei sintomi di una cultura politica (e sociale) patriarcale e clientelare. Tra il pubblico infatti i tanti cittadini si avvicinano, chiedono aiuto cercando un contatto diretto e personale, quasi intimo , con i candidati. Manifestano problemi di lavoro e disagi personali e familiari cercando di fatto una figura di riferimento a cui affidarsi e rivolgersi direttamente eliminando uno schermo di divisione che cristallizza il potere politico. Catania è fatta di gente che necessità di qualcuno che possa davvero ascoltare voci dimenticate e lasciate ai margini di una periferia abbandonata, e questo, chi si candida lo sa bene, tanto da poterne (se lo desidera) sfruttare a proprio vantaggio. Davide Marraffino candidato al consiglio comunale con De Luca
Cambiamento climatico, uno dei punti salienti del programma di Marraffino
Puntare sui giovani ma per davvero«No ai dinosauri e agli stupratori della politica»
Catania e la sua periferia abbandonata