L’ex presidente della Regione Siciliana, che si dimise dall’incarico di governatore dopo l’avvio dell’inchiesta, ha incontrato i giornalisti insieme con i suoi legali, l’avvocato e il professore Lombardo si è detto «amareggiato» dalla vicenda giudiziaria, di aver assistito ad un «continuo martellamento su fatti poi dimostratisi infondati dal punto di vista penale nel corso del dibattimento». Lombardo ha risposto a tutte le domande: “Io non mi sento né felice, né liberato: non basta una sentenza per cancellare la sensazione che mi porto dentro. E dentro porto una grande amarezza. Ringrazio i miei legali: il professore Maiello, l’avvocato Maria Licata e il professor Ziccone che oggi non ce l’ha fatta ad essere qua. Ringrazio, ovviamente, i miei familiari: mia moglie e i miei figli. Non solo perchè mi sono stati vicini ma per tutto quello che hanno passato”. “Ho avuto fede. Ringrazio Dio. Ieri, prima di rientrare da Roma, ho salutato i miei amici salesiani. Mantengo il massimo rispetto delle istituzioni, magistratura compresa per il lavoro ed impegno che hanno profuso in questo lungo confronto”. Raffaele Lombardo ha pure parlato di una "stampa che ha preteso di dettare l’agenda dell’azione giudiziaria". Si candiderà a sindaco di Catania? "No. Anzi ,ne approfitto per ribadire che sui candidati sindaco non pongo veti e non ho inimicizie: spero non venga detto il contrario, perchè non è così. Di certo, sono finiti i tempi in cui posso dare tutto me stesso per venti ore al giorno. Spazio ai giovani: donna o uomo che sia. A fine settimana prossima, ci sarà il Congresso dell’Mpa e, da lì, uscirà un nostro candidato sindaco di Catania. Che ribadisco non sarò io”.
Maria Licata
Vincenzo Maiello.“Mi porto dentro una grande amarezza”
“Ringrazio Dio...”
Sindaco di Catania?...