Scioperi Globali il 3 e l’8 marzo 2023. La manifestazione che coinvolgerà anche Catania è organizzata dal movimento per il clima Fridays for Future e da quello femminista e transfemminista Non Una di Meno, contro la violenza che devasta corpi e territori. Da alcuni anni i movimenti ecologisti e transfemministi hanno adottato lo sciopero come pratica di lotta, ma quest'anno hanno deciso di unire i due scioperi in una settimana di mobilitazione ecotransfemminista. “Lottiamo insieme per cambiare radicalmente il e sociale in cui viviamo, opponendoci alla violenza determinata dalle ideologie antropocentriche e patriarcali che legano in maniera indissolubile lo sfruttamento delle risorse naturali allo sfruttamento dei corpi. Il 3 e l'8 marzo scioperiamo e ci uniamo in una settimana di mobilitazione tra queste due date perché la nostra lotta è la stessa: non ci può essere giustizia climatica senza giustizia sociale e viceversa!”.Il fil rouge che connette le due lotte è la necessità di chiarire che “non siamo tuttə sulla stessa barca, come molte narrazioni mainstream ci descrivono, poiché, secondo gli attivisti di a, “la crisi climatica non colpisce tuttə allo stesso modo, ma amplifica le diseguaglianze già presenti nella società aggravando le condizioni delle categorie marginalizzate e svantaggiate. La pandemia da Covid-19 ne è stata un'ulteriore conferma: sono state le donne, le persone socializzate come tali e le soggettività LGBTQIA+, insieme a tutti coloro che vivono una subalternità economica o sociale, a pagare il prezzo più alto della crisi sanitaria”.La riflessione verte sulla correlazione che esiste tra lo sfruttamento dei territori e quella dei corpi delle persone che li abitano. A tal proposito, gli attivisti aggiungono: “Scioperiamo perché non vogliamo più mettere il nostro tempo al servizio del lavoro produttivo e riproduttivo, nell’ottica del profitto di pochi sulle spalle di molte. La sopravvivenza di un sistema economico predatorio, basato esige lo sfruttamento di tutte le risorse naturali disponibili e pretende l’obbligo di produrre altre vite, sempre messe a disposizione del lavoro. La transizione ecologica va basata su questi fatti, e non usata da poche compagnie per fare enormi profitti. Città in cui le necessità di una , vengono messe da parte a causa dell’arricchimento di una piccola parte della popolazione, su questo le attiviste di Non una di Meno Catania ci dicono: “Vogliamo città dove l’accesso ai servizi sia garantito a tuttə, in cui il trasporto pubblico sia diffuso e gratuito; città in cui non ci si ammala per l’aria che respiriamo e in cui non si muore per le temperature eccessive; dove essere liberə di muoverci e di vivere una vita libera e felice. Questa realtà non si costruisce da sola né ci verrà regalata da chi al potere non ha intenzione di cambiare: la costruiamo noi, insieme, attraverso azioni quotidiane che migliorino il nostro presente e lottando e manifestando per le scelte politiche che impattano sul nostro . Per questo vi invitiamo a esserci anche in questi due giorni”. Per l'8 Marzo Non Una di Meno ha chiesto anche quest'anno a tutte le organizzazioni sindacali di convocare lo sciopero generale di 24 ore, che sarà garantito per tutti i settori del pubblico impiego e del privato: sul blog di NON UNA DI MENO nei prossimi giorni si potranno man mano trovare tutte le proclamazioni inviate alla Commissione di Garanzia per lo sciopero.I rappresentanti dei due nodi catanesi ci raccontano delle iniziative
sistema economico
Fridays For Future Catani
sull’antropocentrismo e il patriarcato,Lo sfruttamento del territorio crea città inacessibili
“buona vita”
futuroIl 3 marzo e l’8 marzo a Catania in Piazza Roma alle ore 9.30