Che belli i sondaggi. Soprattutto se commissionati su misura per il candidato di turno. Perché poniamoci una domanda: in politica a cosa servono i sondaggi? Servono a influenzare l'opinione pubblica o a dare che tipo di indicazione? Mi spiego: il mio voto sarà condizionato dal sondaggio? Cioè, io voterò Tizio o Caio solo perché è in testa ai sondaggi? O perché in realtà non ho una mia idea politica e dunque non sono capace di una valutazione obiettiva? Ma per favore, qualcuno crede ancora che verosimilmente i sondaggi servono a influenzare l'opinione pubblica? Forse ci crede chi ancora li commissiona, a pagamento per intenderci. Insomma, nella maggior parte delle volte, i sondaggi politici, non rispecchiano mai la realtà delle cose. Un sondaggio politico attendibile, per essere tale, deve essere sviluppato e svolto seguendo dei criteri scientifici approvati dagli studiosi. Questo vuol dire che l’azienda incaricata di effettuare questi test deve selezionare un per il sondaggio. Normalmente sono vagliate circa mille cittadini in base al genere, all’età, al titolo di studio e al tipo di lavoro. Le percentuali secondo le quali sono scelte dipendono dalla particolare composizione della società. Queste cifre, quindi, cambiano non solo a seconda degli Stati, ma anche tra le varie regioni.Grande rispetto per il lavoro di , e che sono solo alcuni dei principali italiani, il cui lavoro consiste nell’ per restituircela sotto forma di dati e percentuali.La sfida della politica, da sempre, è quella di . Tutto ciò è legittimo e legittimato dalla volontà di soddisfare le esigenze e le richieste dell’elettorato.In ogni caso, il numero di persone da inserire nel campione non dipende dalla dimensione della popolazione. : questa, infatti, è la cifra che consente un margine di errore minimo, pari al 3%. Un buon sondaggio politico non deve salire oltre questo numero, altrimenti è poco attendibile. Sono molti però gli imprevisti che possono capitare durante la sua realizzazione, e che fanno sì che questo possa poi non rispecchiare la realtà futura dei fatti. Succede così che in vista delle elezioni amministrative di Catania, Tizio ha superato addirittura il 40% mentre Caio è intorno al 35%. E cosa fanno i politici o candidati alla poltrona di sindaco, protagonisti dei sondaggi? Semplice, commentano i lusinghieri sondaggi sui giornali, in televisione o sul web, perdendo di vista la realtà. In pratica, invece di parlare i programmi, di ascoltare la gente o di proporre delle soluzioni alle non poche emergenze, salgono sul piedistallo di turno, e soddisfano il loro becero narcisismo, eleggendosi a protagonisti del nulla cosmico. E poi questi sondaggi dove sono stati realizzati? Al telefono? O attraverso un sms? O via web? O qualcuno ha citofonato nei palazzi scelti con un sorteggio? Seriamente: chi ha risposto? Quali fasce rappresentative della società sono state interpellate? Donne e uomini di quale età? Disoccupati o precari? Oppure sono stati interpellati dipendenti statali o lavoratori a partita iva? E gli studenti universitari? Senza dimenticare i percettori di reddito di cittadinanza. Dimenticavo: per la scelta degli interpellati, sono stati rispolverati i vecchi elenchi telefonici? Senza parlare poi del fatto assai grave dei nomi candidati a sindaco, alcuni dimenticati, altri volutamente tralasciati.Sondaggio attendibile solo se...
campione di persone che risponde ai requisiti della società che si vuole analizzare
Ipsos
Tecnè
Demòpolis
Istituti di Ricerca Demoscopica
indagare l’opinione pubblica
comprendere le opinioni degli elettori rispetto al proprio operato o a quello degli avversari
Non possono essere comunque meno di milleCatania, le chiacchiere fuori luogo