UNA FESTA CHE VOLGE ALLA FINE. Ecco la lettera scritta da Orazio Cannavò, tesoriere della candelora dei fruttivendoli. Cari amici e cari Concittadini, mi chiamo , ormai da tempo vivo a Milano (e non navigo nell’oro) e se non tutti lo sanno, sono il tesoriere del Cereo dei fruttivendoli, molte volte noto alle cronache Agatine perché attaccati da una miriade di testate giornalistiche, quasi fossimo dei mafiosi.Personalmente faccio parte di questa famiglia perché mio padre “ ” in arte , mi ha trasmesso queste enorme passione e devozione.Ma quest’anno abbiamo superato ogni limite, e io in prima persona, come ho sempre fatto ci metto la faccia e dico “BASTA”. Basta di essere offeso, criticato, maltrattato e accusato; e chi più né ha più ne metta!!!!Da circa 15 anni il mondo delle candelore viene massacrato, approfittando del fatto che molti di noi magari non ci sappiamo esprime al meglio (in modo forbito...), o magari, perché qualcuno di noi ha sbagliato.Io non mi nascondo dietro un dito: e questa mia lettera di protesta, per certi versi forte, vuole essere un monito per tutta la città. Le candelore fanno parte di un patrimonio artistico culturale di fede che hanno un valore inestimabile, ma oggi come non mai massacrato.Ad eccezione di qualche testata giornalistica, che ci è stata vicina, ogni anno c’è la gara a chi fa l’articolo scoop per additarci di qualcosa di illegale.A questo si aggiungono tutti coloro che tramite social e dirette varie vanno a cercare, quasi a investigare se noi, del mondo delle candelore, sbagliamo.Ma ci rendiamo conto che tutto quello che facciamo ogni anno lo facciamo solo per lo spirito della festa?E che ogni anno ci mettiamo soldi di tasca, per organizzare? Per fare un bel mazzetto? Per sistemare la candelora? Etc. etc.etc. Bene, come dicevo queste sono le nostre entrate, una volta per tutte vi faccio io i conti:dal Comune di Catania ci entrano circa a questi si sommano gli sponsor che utilizziamo per tute, magliette e scarpe etc. Poi ancora, quelle che in gergo vengano chiamate (peccaccie) cioè le offerte che la gente comune e le attività commerciali offrono “gratuitamente“ ai portatori.Se c’è qualcuno che afferma che non è così si faccia avanti. Ed è proprio su questo punto che voglio soffermarmi, e dico basta; in questi giorni siamo stati tutti convocati dalle autorità competenti per mostrare i registri contabili, dunque le entrate e le uscite e tutte le movimentazioni.Ma non siamo società: a noi mai nessuno ci ha detto di farci seguire da un commercialista, nè tantomeno il regolamento dei festeggiamenti Agatini lo prevede. Fermo restando che siamo disponibili come sempre alla legalità e a un confronto. Ecco, personalmente dico basta: vorremmo non essere trattati "con i piedi" e a essere umiliati e additati ancora una volta come delinquenti. Ed è per questo espresso motivo, che lo scrivente Orazio Cannavò, sentito pure il , che approva in toto questa missiva, si dissociano da tutti, e comunicano che, anche il Cereo Fruttivendoli, qualora continui questo atteggiamento vessatorio, a far data dal prossimo anno, non parteciperà alle feste in onore di Sant'Agata.Ed in ultimo dico ancora, che proprio il Comitato dei Festeggiamenti Agatini, dovrebbe essere l’organo che ci difende e che ci tutela; così come ha sempre fatto (per le cose giuste) .Invece, purtroppo, anche quest’anno siamo qui ad essere additati di chissà quali malefatte, senza un confronto reale. Io ci metto la faccia, Voi? Se volete dal 28 gennaio sarò a Catania per le feste Agatine; non saprò magari esprimermi come Voi, ma vi prometto che davanti a telecamere e taccuini farò di tutto per farmi capire. Spero che anche Voi (Chiesa-Comitato-Istituzioni-Forze dell’Ordine) siate presenti, per un sereno e proficuo confronto.
Orazio Cannavò
Agatino Cannavò
Tino CicalaEcco i conteggi...
8.100 €L'anno prossimo non parteciperemo più alla Festa
Presidente Vincenzo Valenti
il past presidente emerito Riccardo Tomasello
Orazio Cannavò