Sono tante le tradizioni dimenticate dalla nostra terra o che spesso fanno fatica ad emergere perché schiacciate dal peso della modernità. A questo proposito il maestro Sebastiano Caltabiano, di Fiumefreddo, si batte da anni per mantenere in vita la tradizione del bastone siciliano da lui stesso definita "Arte marziale siciliana". "Se è vero che le discipline e tradizioni provenienti da altri paesi possono scaturire in noi un certo fascino, bisogna anche saper valorizzare le tradizioni siciliane." L'arte del bastone siciliano è infatti una delle discipline di difesa più antiche della Sicilia poichè nata dall'esigenza della popolazione isolana di difendersi con gli unici mezzi di cui disponeva, ovvero i bastoni. "La passione per questa disciplina é stata per anni tenuta nascosta e praticata clandestinamente nelle campagne" spiega il maestro Caltabiano , sottolineando con risentimento il peso dei pregiudizi su questa disciplina di autodifesa che per molto tempo non è stata riconosciuta come tale. Il riconoscimento è da attribuire al maestro Lio Tomarchio che insieme ad altri maestri del territorio, ha codificato la tradizione istituendo dei regolamenti di comportamento tra cui la necessità di indossare delle protezioni durante le gare. Il lavoro da lui svolto ha permesso all'arte del bastone siciliano di emergere dagli stereotipi e di essere riconosciuta come disciplina sportiva dall' Ente di promozione sportiva AICS rientrando nel settore della scherma storica con la specialità di Bastone e paranza corta siciliana. Gli stereotipi che ha da sempre dovuto incontrare questa disciplina sono molteplici e tra questi c'è l'etichettamento di tale sport come pericoloso. Invece ,al contrario di come si possa pensare , il bastone siciliano è una vera e propria arte marziale improntata sulla difesa e sull'autocontrollo. I principi cardine su cui si erge questo sport sono infatti, Rispetto, disciplina ed educazione. "Insegno ai miei ragazzi come difendersi dagli altri ma anche e soprattutto come rispettare il prossimo." L'autocontrollo è infatti una delle tecniche più importanti da imparare per addentrarsi nella disciplina e progredire tra i vari gradi di cintura esistenti. "Sapersi difendere comporta la necessità di saper controllare il proprio corpo ed i propri istinti" puntualizza il maestro Caltabiano, il quale si augura che i principi insegnati in palestra possano essere utili ai ragazzi nelle loro vite così che questi possano applicarli giornalmente e divulgarli. "E' uno sport contro il bullismo che non deve più essere etichettato come pericoloso. "https://youtu.be/wY7Lj9JHuyY[gallery ids="68232,68233"]Dalla tradizione alla disciplina: un passaggio che continua nel tempo
Obiettivi? Mantenere la tradizione
"Il lavoro del maestro Lio tomarchio è stato fondamentale ma adesso la disciplina si sta perdendo perchè poco conosciuta"spiega Sebastiano che dallo scorso Agosto è stato nominato, insieme al socio Russo Gerardo, Responsabile Regionale Scherma storica e cui unico obbiettivo è quello di esportare la disciplina. "Le sedi in cui operiamo si trovano prevalentemente sul territorio ionico siciliano (Fiumefreddo, Caltabiano,Riposto) ma l'intento è quello di sfruttare i social per rendere sempre più conosciuta questa disciplina." Il maestro testimonia infatti di essere in contatto con numerosi maestri europei che sono interessati ad approfondire questa arte marziale interamente siciliana. "Catania invece non ha mai iniziato la tradizione per il bastone siciliano ma l'intento di aprire una palestra in quella zona sarebbe una bella sfida da riservare al futuro"Rispetto, disciplina ed educazione: i principi cardine dell'autodifesa