Testa, grinta e determinazione. Verosimilmente senza una sola di queste la vittoria del Catania contro il Locri per 2-0 non sarebbe arrivata, in una partita in cui i rossazzurri hanno sofferto, e non poco, la marcatura stretta da parte dei calabresi. Ma gli etnei davanti ai 14.517 tifosi del Massimino ottengono il settebello e in classifica fuggono a +5 dal Lamezia Terme. Denti stretti e prepotenza contro un avversario che, come previsto da mister Giovanni Ferraro alla vigilia, ha dato parecchio filo da torcere ai padroni di casa. La prima frazione di gioco terminata a reti bianche riassume perfettamente la difficoltà del match per i padroni di casa: tensione palpabile sin dai minuti iniziali, poche occasioni pericolose create e perlopiù da palle inattive. Quasi allo scadere del primo tempo l’Angelo Massimino si ammutolisce e il gioco si ferma, l’attenzione è tutta in Curva Nord, dove un ultras viene colto da un malore e i soccorsi intervengono in tempi celeri. Sul rettangolo verde riprende il gioco, ma nulla cambia, dopo 6’ di recupero termina 0-0 il primo tempo. Il Catania soffre, ma non molla e in avvio di ripresa mister Ferraro cambia la carte in tavola per far rifiatare la squadra: ancora una volta fuori Lodi, dentro Giovinco, voglioso di dire la sua dopo una lunga assenza in campo. Al 20’ della ripresa, Rapisarda si fa spazio tra le maglie amaranto e mette in area un cross che erroneamente Dodaro devia di testa nella propria porta: per il Catania si svolta la gara. Il Catania reclama per un presunto rigore non concesso, gli animi si scaldano e per Dodaro arriva il secondo cartellino giallo che costringe la compagine calabra a concludere la sfida in inferiorità numerica. Inizia l’extratime e i rossazzurri concludono la gara con l’attesissima rete di Giovinco che decreta il 2-0 finale. Una gara ricca di insidie che dimostra, quindi, quanto poca scontata sia la settima vittoria consecutiva e la conseguente fuga in classifica a 21 punti. La squadra di Ferraro tornerà in campo al Totuccio Carone di Ragalna già domani, per preparare minuziosamente la prossima sfida, in programma domenica 23 ottobre alle 15 contro il Paternò, resta ancora irrisolto il dilemma campo in cui disputare il derby, il Falcone Borsellino è stato infatti squalificato a causa del provvedimento preso dal Giudice Sportivo per gli episodi violenti avvenuti nel corso della scorsa giornata di campionato, tra le possibilità Giarre,Troina, Caltanissetta o Lentini. Insidie e nervi tesi non bloccano gli etnei
Testa al Paternò: dove si giocherà?