La notte europea dei ricercatori, in Italia gestita dall'associazione Sharpers, si è svolta qualche sera fa in piazza Università a Catania.Tra tendoni e stand divisi per dipartimento e collocati lungo le vie della piazza o all'interno dei chiostri dei palazzi del centro, i ricercatori dell'università di Catania si sono dilettati in esperimenti e presentazioni avvicinando un mondo fatto di numeri, calcoli complessi e formule a un pubblico vario e curioso. A intrattenere adulti e bambini sono stati i giochi strabilianti, gli effetti ottici e i razzi volanti: prodotto finale di mesi di studio, dedizione e progettazione. Tra i giovani ricercatori anche professori di vecchia data ed ex studenti ormai avviati nel mondo del lavoro hanno preso parte alla serata caricandola di emozioni e ricordi nostalgici della vita universitaria. A colpire adulti e bambini è stato lo stand organizzato dai giovani ricercatori e ricercatrici del dipartimento di ingegneria elettrica, elettronica ed informatica. Con passione e orgoglio personale, hanno presentato un loro progetto al pubblico che riempiva la piazza: si tratta di veri e propri razzi volanti che hanno costellato il cielo durante la notte. Giuseppe Anastasio ,insieme ai suoi colleghi, ha raccontato i processi della progettazione dei razzi e da cosa nasce la loro forte passione. I ragazzi, sono stati invitati ed incoraggiati a partecipare alla serata dal professore Pavone e dal direttore di dipartimento Giovanni Muscatoma l'ideazione del progetto nasce da un'idea coltivata nelle pause tra una lezione e l'altra e che li ha portati alla realizzazione finale. Giuseppe, diplomato all'istituto tecnico aeronautico Ferrarin e ora studente del terzo anno di ingegneria, condivide con i suoi colleghi, tra cui: Anselmo Viola, Angelo Francavilla, Carlo Castorina, Alberto Mugavero, Alessio Immormino; la passione per l'ingegneria aerospaziale che speriamo li porterà in "alto"! Eventi come questo sono occasione di grande orgoglio per l'università di Catania che nonostante laquantità di problemi burocratici: che rallentano i servizi di assistenza per gli studenti spesso demotivandoli; cela al suo interno immense risorse di giovani studenti e studentesse brillanti, colmi di idee e carichi di iniziativa. La fiamma che arde dentro di loro e che li rende sempre più partecipi e appassionati alle materie che studiano è purtroppo facile da spegnere data l'inferiorità di opportunità che i ragazzi hanno rispetto a coloro che decidono di intraprendere gli studi fuori dalla regione siciliana. E' una realtà triste ma veritiera che la città non può sottovalutare per non rischiare di spegnere le "stelle geniali" che hanno costellato la notte dei ricercatori. A proposito di razzi: un mondo spaziale che si avvicina a noi
Un grande orgoglio per l'università di Catania che fa riflettere sulle risorse da non perdere