Si conclude amaramente un altro capitolo di storia importante per lo sport catanese; la città, tra l’indifferenza totale, perde un fiore all’occhiello…ancora una volta. L’Amatori Catania Rugby rinuncia alla Serie A per motivi economici. Nata nel 1963 l’Amatori Catania vanta una lunga esperienza nella massima categoria e due partecipazioni alla European Challenge Cup, la seconda competizione continentale per ordine di importanza.La rinuncia della società etnea al campionato di Serie A deriva da una decisione ben ponderata, sofferta ma apparentemente inevitabile come comunicato dal presidente Riccardo Stazzone.Il triste epilogo per la società etnea viene vissuto per la seconda volta: la prima rinuncia è stata fatta nella stagione 2012/2013 e a distanza di dieci anni si è costretti a tornare nuovamente al punto di partenza dopo un’annata in cui la sopravvivenza è stata a rischio, ma la forza e le risorse per portare a termine il campionato sono stata trovate nella volontà di rendere onore al ricordo di Ezio Vittorio, colonna portante e allenatore del club venuto a mancare prematuramente nel 2021.Una situazione precaria che si protraeva da tempo, amplificata poi con l’avvento della pandemia e con l’inagibilità della struttura del Benito Paolone per i lavori di riqualificazione: gare a porte chiuse al Goretti e introiti azzerati. Senza mezzi termini si può affermare che si tratta dell'ennesima grande sconfitta per Catania, incapace di sostenere e mantenere in vita un gioiello che nei decenni ha reso onore alla città, in campo sportivo e soprattutto sociale.Adesso il futuro dell’Amatori Catania è tutto da scrivere e per farlo si ripartirà dalle scuole e dalle nuove generazioni per tornare in tempi brevi ai fasti di un tempo, ma la città non può sempre voltarsi dall'altra parte.IL VIDEOhttps://youtu.be/MxchfM4KF84Scelta inevitabile, ma la storia non si cancella
L'Amatori paga per indifferenza della città