Ieri pomeriggio, presso la sala "Concetto Marchesi" di Palazzo Platamone, l'associazione "Disoccupazione Zero" ha organizzato un dibattito pubblico con alcuni esponenti politici candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre: Damiano Cucè (portavoce di Unione Popolare e candidato alla camera per Unione Popolare), Giusy Rannone (candidata alla camera per il M5S), Giuseppe Fisichella (candidato alla camera per il PD), Giuseppe Indorato (candidato alla camera per ItaliaExit) “Come Disoccupazione Zero siamo felici del dibattito che si è svolto ieri, e crediamo che incontri di questo tipo siano un passo avanti verso una democrazia più matura. I candidati, al di là di qualche slogan e della campagna elettorale, si sono dovuti confrontare su un tema serio e al pubblico non è sfuggito chi propone qualcosa di concreto e chi come partito o candidato ha invece le idee confuse sul mondo del lavoro e i suoi problemi.”, commenta Davide Cadili, uno dei portavoce dell’associazione. "E' stata una bella occasione per far conoscere alcune nostre proposte politiche: salario minimo di almeno 10€ l'ora, in pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi e con un tetto minimo di 1000€ al mese, 1 milione di assunzioni nel pubblico, riforma fiscale affinché i redditi più bassi paghino un po' meno e i grandi redditi e i grandi patrimoni possano essere tassati un po' di più. Perché se vogliamo ridurre le diseguaglianze, se vogliamo far fronte 5 milioni di persone povere, ai 2 milioni di disoccupati, ai quasi 5 milioni di lavoratori che percepiscono meno di 9€ lordi l'ora, allora bisogna sovvertire radicalmente la rotta della politica di questo Paese", commenta Damiano Cucè di Unione Popolare. Incontro interessante, certo, ma di mercato del lavoro dalle nostre parti non ne parla nessuno. Nemmeno in questa campagna elettorale, piena di slogan e vuoti contenuti. Ma questo è un altro discorso.