Arriva forte la denuncia della presidenza della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S., peraltro già impegnata nella sensibilizzazione per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture, vittima in prima persona di un nubifragio in Contrada Naviccia, all'altezza della stazione di servizio, lunedì 22 agosto. "Sono stati momenti terribili", dichiara la presidente della L.A.A.I.S., Tania Andreoli, "e soltanto grazie all'esperienza statunitense con i road trains, dove ci si trova anche con 10 rimorchi in zone di vera e propria criticità, e a nervi saldissimi, sono riuscita ad abbandonare il veicolo, a spingerlo per circa un chilometro da sola, mentre iniziava l'autocombustione dell'impianto elettrico (completamente distrutto dell'auto, una Mercedes Classe A) , nell'indifferenza di altri conducenti di fuoristrada". Altri due veicoli infatti rimanevano intraversati nello stesso punto, già attenzionato all'amministrazione locale, all'ANAS e alla Ferrovia Circumetnea. Segnalazioni su segnalazioni senza un riscontro oggettivo. Tutto cristallizzato. Come sovente accade dalle nostre parti. Spesso chi di dovere si gira dall'altra parte, come nulla fosse. "E' semplicemente vergognoso che mentre si pubblicizzano veicoli elettrici e fantomatiche opere che comunque non sono di nessuna utilità", afferma con tono alterato il vicepresidente della L.A.A.I.S., Giuseppe Neri, "si rischi la propria vita nelle strade cittadine. E' da oltre 20 anni che il problema è stato sollevato dalle varie Amministrazioni che si sono succedute e non si è ancora risolto nulla. In quel tratto di strada anche per i mezzi pesanti è impossibile transitare appena cadono due gocce di normale pioggia; e poi si sanzionano i conducenti di camion che, per refrigerarsi, mantengono accesi i condizionatori nelle aree di sosta che dovrebbero, al contrario, essere attrezzate per gli autisti...". La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S. punta il dito sull'inefficienza, sulla negligenza e sull'infinita burocrazia che uccide le opere pubbliche. "Chissà se in campagna elettorale qualcuno prenderà coscienza del grave problema", conclude Andreoli.Tania Andreoli: "Ho vissuto momenti terribili"